SEGNALATE I LUOGHI DEL CUORE E DELLA PANCIA

QUALE LUOGO AMATE E QUALE DETESTATE? COSA SUSCITA IN VOI? SEGNALATELO CON SCRITTI, FOTO, COMMENTI, FATELO IN MODO ANONIMO, CON UNO PSEUDONIMO O CON IL VOSTRO VERO NOME MA PARTECIPATE AL SONDAGGIO DI SALVIAMO IL SALVABILE!
GRAZIE A TUTTI

Visualizzazioni totali

domenica 8 aprile 2012

Il parco perduto di Hermann Hesse

Ieri, su laRegione è apparso questo intervento a firma di Giosanna Crivelli. Ogni voce a difesa dell'integrità del parco della "Casa rossa" e dunque della memoria dello scrittore merita di essere ascoltata e diffusa.

"Un giorno esco di casa e, al ritorno, sorpresa, il parco accanto è invaso da una ritmata serie di modine, tutte in fila, da cima a fondo, come guerrieri pronti all’attacco. Modine a crescita rapida, senza preavviso. Pare un brutto sogno, ma è una brutta realtà. Non che sia una rarità, l’apparizione di modine nei luoghi più inaspettati. Ma si dà il caso che il parco sia quello in cui ha vissuto Hermann Hesse, il parco della Casa Rossa, a Montagnola. Un luogo con una storia culturale importante, un luogo che idealmente è un bene della collettività, oserei dire un patrimonio dell’umanità. Non per essere nostalgica, il mondo cambia. Hesse scriveva: “Anche qui il vecchio mondo volge alla fine… E qualcuno di noi si rende conto, con la mente o col cuore, che non si tratta né di progresso o romanticismo, né di guardare avanti o di guardare indietro, bensì di esteriorità e di interiorità”. Il progetto immobiliare speculativo che si vorrebbe far sorgere in questo parco, rappresenta l’opposto di tutto quello che Hermann Hesse ha scritto. E di altri valori ne abbiamo ben bisogno! Non per nulla i suoi libri sono tuttora tradotti e letti in tutto il mondo. E i visitatori giungono in Collina da ogni dove, in mistico pellegrinaggio. Ne è testimone il successo crescente del Museo Hesse. Hermann Hesse ha valorizzato l’individuo, fragile, alla ricerca di un orientamento e di una propria identità in quel mare di incertezza che è la vita. In contrapposizione alla certezza illusoria delle apparenze, del potere e del soldo. Ogni luogo ha la sua importanza ed è custode di storie, scritte e non scritte. Hesse questo angolo di terra ha saputo renderlo universale con la forza del suo pensiero, un luogo che è ora nell’inconscio collettivo di chi ne trae ispirazione per il proprio individuale percorso. E che meriterebbe altra sorte di quella che sembra attenderlo. Avere la fortuna e il privilegio di essere eredi di un bene come questo comporta una responsabilità, etica ed estetica. Il diritto di proprietà è sacro, certo, ma potrebbero esserci altre soluzioni, meno invasive. E non un banale Legoland."
Ortica

Nessun commento:

Posta un commento