Pubblichiamo il testo integrale della petizione lanciata dalla STAN. Potete richiedere il formulario per la raccolta delle firme -possono firmare tutte le persone residenti in Svizzera- scrivendo a:
Da qualche anno, nel nostro Cantone, assistiamo a
un impressionante numero di demolizioni di testimonianze
storico-architettoniche pregevoli, che perdipiù vengono raramente sostituite con oggetti architettonicamente
di qualità.
Le cause di questo fenomeno sono molteplici:
• i Piani Regolatori hanno
incrementato le possibilità edifica-
torie in modo generalizzato, favorendo in tal modo la demo- lizione delle ville otto-novecentesche
con i loro bei giardini;
• il numero molto ridotto di edifici sottoposti al
vincolo di bene culturale protetto;
• la mancanza di efficaci incentivi fiscali o altre
misure di incoraggiamento per chi decide di conservare e restaurare edifici
storici.
Fino a poco tempo fa, Bellinzona era poco soggetta
alla pressione speculativa ed è rimasta parzialmente al riparo da questo
devastante fenomeno.
Ma recentemente l’euforia edile sta dilagando anche
nella Capitale. Negli ultimi 3 anni sono stati demoliti il bell’edificio
all’angolo tra via Pellandini e via Cancelliere Molo e il “villino Salvioni”,
entrambi costruiti negli anni ’20 del Novecento dall’architetto luganese Adolfo Brunel.
Altre ville sono seriamente minacciate: villa
Carmine- Tenchio, villa Weith, villa Antognini, per citarne alcune, ma addirittura interi isolati
potrebbero perdere il loro valore e la loro leggiadria.
Arrischiamo in tal modo di assistere alla
cancellazione dei più significativi segni storici che caratterizzano positivamente il nostro territorio.
Dopo l’approvazione del Piano del paesaggio da
parte del Consiglio di Stato, nel 2010, Bellinzona conta oggi 27 oggetti protetti di interesse cantonale e
solo 22 di interesse locale. Tra
questi ultimi figurano 7 chiese, 3 scuole e appena 5 ville. Un numero molto ristretto, se paragonato
all’elenco degli edifici e manufatti censiti dall’Ufficio cantonale dei beni
culturali (UBC)!
La salvaguardia del meglio del nostro retaggio
storico e della nostra tradizione
architettonica e culturale è un compito civile attuale e un obbligo morale nei
confronti delle generazioni future.
Un paese che recide le proprie radici e che cancella il proprio passato, perde ogni identità.
Affinché venga salvaguardata la memoria storica, culturale e
architettonica della Città di Bellinzona i sottoscritti firmatari, consapevoli
della sua bellezza e attrattiva, chiedono pertanto all’Autorità comunale di:
• avviare una procedura formale per estendere il numero degli
oggetti meritevoli di salvaguardia inseriti nell’elenco dei beni protetti
(Piano del paesaggio - beni culturali di importanza comunale);
• applicare tutti gli strumenti legislativi disponibili
(sospensiva, blocco edilizio) alle nuove domande di costruzione che minacciano edifici degni di protezione;
• in attesa del necessario adeguamento del PR pubblicare zone di pianificazione in corrispondenza dei comparti urbani dichiarati protetti dall'ISOS;
• definire delle strategie pianificatorie e/o finanziarie per
stimolare i proprietari a procedere con il risanamento/restauro anziché con
la demolizione.
Via Borghese 42, casella postale 1146, 6601 Locarno tel. (091) 751 16 25; fax (091) 751 68 79; stan_ticino@sunrise.ch www.stan-ticino.ch