Si
apre all'insegna di importanti novità l'assemblea della STAN -in programma il
29 settembre a Mendrisio nell'aula magna delle scuole elemntari comunali Canavee:
un sito completamente rinnovato, l'inventario degli insediamenti da proteggere
di valenza cantonale e comunale on-line e una futura iniziativa per una
protezione più incisiva del patrimonio. Passi
necessari a fronte delle emergenze territoriali che stiamo vivendo e alle quali
occorre dare una risposta adeguata. Ospite d'eccezione dell'assemblea sarà Berhard
Furrer: già
presidente della Commissione federale dei monumenti storici e docente alla
cattedra di "Recupero, restauro e trasformazione" dell'Accademia di
architettura di Mendrisio, nel corso di un intervento aperto al pubblico (con
inizio alle 17.30) affronterà il tema "Bene culturale: cos'è?".
Siamo infatti in piena emergenza territoriale, una situazione che ha più che mai bisogno di risposta. L'anno non ancora concluso ha visto numerosi attacchi sferrati al nostro patrimonio: tra le perdite più gravi, figura la demolizione di Villa Galli a Melide, nonostante la STAN si sia battuta fino all'ultimo nel tentativo di salvarla. Il suo abbattimento segue di pochi anni quella di Villa Branca, una delle ultime testimonianze architettoniche di pregio ad affacciarsi sul Ceresio.
Nel
2013, tra le vittime cadute sotto le
ruspe figura Villa Salvioni a Bellinzona: eppure, secondo l'Isos era degna di
tutela. Il rischio che altre ville storiche della Turrita finissero sotto le
ruspe ha spinto la STAN a lanciare la petizione "Salviamo le belle ville
di Bellinzona". L'interesse della
popolazione è stato immediato e in poche settimane le firme raccolte sono state
2710, consegnate al sindaco Mario Branda
il 21 agosto. Altra emergenza è la paventata demolizione di Villa
Carmine, per il momento bloccata e che potrebbe sfociare in una sua possibile
traslazione.
La
STAN è convinta che occorra rimanere vigili: i fronti caldi nel Cantone si
trovano ovunque. Nel Luganese Gandria è di nuovo sotto tiro, Bré è tuttora oggetto di interventi
pianificatori che toccano parti essenziali della protezione voluta dalla Confederazione,
a Montagnola fa discutere il secondo progetto di edificazione nell'ex parco di
Hermann Hesse, a Carona un Piano regolatore dell'ormai defunto comune prevede
la costruzione di due autosili che deturperebbero il pregevole quadro
paesaggistico del villaggio. Nel Mendrisiotto, Rancate ha rischiato di vedere
sacrificata sull'altare della speculazione Villa Gerosa (opera di Tita Carloni),
mentre la riqualifica del parco di Villa Argentina, seppur vicina, non è ancora
realtà. Nel Locarnese, infine, un comitato per la salvaguardia del parco ex Balli
ha raccolto finora piì di 7000 firme (la raccolta è ancora in corso) , a
dimostrazione che la sorte del patrimonio della città sta a cuore della
popolazione, non solo locarnese. In questo senso va anche letta la richiesta
della STAN per il completamento dell'elenco dei beni culturali di Locarno da
bloccare nell'attesa definitiva della variante "Beni culturali
protetti".
Ortica