SEGNALATE I LUOGHI DEL CUORE E DELLA PANCIA

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martedì 31 maggio 2011

Altro che abbattere alberi! A Moncucco il verde non rispetterebbe il PR ...

Cara Icchia,
come ben sai la Stan ha presentato opposizione contro il previsto abbattimento degli alberi del parco della Clinica Moncucco per far posto a 109 nuovi posteggi. La Stan contesta innnazitutto l'ubicazione dell'allargamento previsto poiché, oltre provocare un ulteriore congestionamento del traffico e "invadere il giardino nella parte maggiormente alberata"," l’unica parte dell’intero sedime che presenta ancora alberature degne di questo nome verrebbe sconvolto dal nuovo progetto con la conseguenza di svilire la qualità di vita degli ospiti della clinica e di tutto il quartiere". D'altro canto la Stan si dice stupita che un giardino di tale natura "non sia stato iscritto nel catasto dei giardini, né le sue alberature protette da alcun vincolo naturalistico". Perché - si chiede - non attuare il progetto sulla parte a monte della clinica che già ospita un posteggio a cielo aperto? Senza contare che "già tutt'oggi la superficie verde non raggiunge il 40% prescritto" dal PR (!) : in poche parole, la clinica dovrebbe addirittura "rinverdire (e non di poco!) la superficie attuale"....


prima e dopo (da la Poiana)
Frattanto, la mobilitazione dei cittadini di Besso non accenna a smorzarsi, anzi! Una petizione all'indirizzo del municipio chiede di non accordare la licenza edilizia al progetto nella sua forma attuale. La puoi scaricare qui.
Ortica

venerdì 27 maggio 2011

Per un PR della vivibilità

Cara Icchia,
il dibattito sulla salvaguardia del bello lanciato dal Corriere del Ticino, la partecipazione dei lettori,  a volte luganesi residenti all'estero,  testimonia di quanto sia sentito il problema e di quanto sia urgente porre fine al degrado del territorio.  In proposito,  mi sembrano degne di nota le considerazioni del consigliere comunale Giordano Macchi che, senza mezzi termini, indica nell'attuale Piano Regolatore la causa di tanti squilibri. "Forse -scrive Macchi sul CdT del 25 maggio- è ora di pensare a un'iniziativa più incisiva: la riforma totale del Piano Regolatore, che dovrà essere accompagnata da indirizzi chiari e di rottura con l'attuale impostazione". La città ha seguito sinora una crescita quantitativa a scapito di una crescita qualitativa che ha portato all'imbruttimento del tessuto urbano, alla sua cannibalizzazione da parte -secondo un'espressione di Settis- "del partito del cemento, invadente e trasversale". Benvenga quindi una revisione del PR come quella auspicata da Macchi "diminuendo gli indici, aumentando le linee di arretramento, lasciando spazi per viali alberati...". Insomma, benvenga un PR "della vivibilità".
Ortica

giovedì 26 maggio 2011

Villa Saroli non era da salvaguardare?!

Cara Icchia,
a Lugano, molti edifici che ospitano musei o istituzioni culturali sino a poco tempo fa non erano protetti. Come altre ville di pregio, inserite addirittura nel Kunstführer durch die Schweiz, guida ai monumenti svizzeri! Il vecchio censimento dei beni da proteggere della città lascia esterrefatti. Tienti bene:
Villa Saroli, sede del museo storico e del dicastero delle attività culturali della città, splendido esempio liberty dell'architetto Giuseppe Pagani risalente ai primi anni del '900 ... non era degna di tutela. Ma inserita nel Kunstführer.
Villa Malpensata, che ospita il museo d'arte moderna e la cui costruzione risale addirittura al XVIII secolo, nemmeno! Eppure, il Kunstführer la cita.
Neppure Villa Heleneum, sede del museo delle culture extraeuropee. La proposta di tutelarla localmente ... era stata respinta. Però la si trova a pagina 720-721 della nostra guida.
Questa situazione, per fortuna, è cambiata grazie alla nuova variante di PR che dovrà presto essere approvata.
E che dire di queste scelte -un tempo- scriteriate?
Pollice verso anche per l'ex hotel Beha a Loreto (ma non per la Guida ai monumenti svizzeri), per Villa Helios, splendida opera di Otto Maraini risalente al 1901-1902 e, sempre di Maraini, per Villa La Belgique, costruita in via Castausio nel primo decennio del XX secolo e anch'essa citata dalla Guida. In via Borromini, il Villino, di Americo Marazzi, ritenuto degno di tutela da parte del Cantone e inserito nel Kunstführer, per la città invece non lo era... come d'altronde anche la scuola materna di Besso, altra opera di Marazzi del 1926. Anche qui il Cantone era di parere diverso e anch'essa figura nella bibbia dei monumenti svizzeri.
La vecchia lista dei beni da tutelare o meno la trovi qui.  Ma la sorte di diversi beni è fortunatamente cambiata, come si evince dalla nuova variante del PR. Anche se non per tutti. Il Messaggio municipale in questione sarà presto sottoposto a votazione in CC. Ma già sin d'ora, Giordano Macchi - autore dell'interrogazione su Villa Elisa - propone battaglia chiedendo di reintegrare tutti gli edifici stralciati.
Ortica

lunedì 23 maggio 2011

Opposizioni contro il taglio dei cedri della Clinica Moncucco

Cara Icchia,
buone notizie dalla clinica Moncucco! Gli amici dei cedri ci informano che  sono state inoltrate nei termini previsti due opposizioni al progetto che vuole sacrificarli per fare posto a 109 posteggi. In campo è scesa anche la Stan e la mobilitazione a favore della salvaguardia di queste piante maestose, baluardo contro l'inquinamento che tiene in ostaggio il quartiere di Besso, non demorde e si organizza.
Ortica

venerdì 20 maggio 2011

Da "Ai Piani" al "Parco Grande" ci si mobilita per il verde

La salvaguardia di preziose zone verdi non occupa -e preoccupa- solo i luganesi.  Se la raccolta di firme a favore della petizione per la salvaguardia della zona "Ai Piani" a Bré è attualmente in corso, a Bellinzona il 19 giugno si voterà sulla controversa modifica del piano regolatore dopo la riuscita dell'iniziativa popolare "Parco Grande" promossa da Luca Buzzi, Matteo Cheda e Michaela Jermini Lafranchi.  A rischio, 13'000 metri quadrati che nell'ambito della modifica del PR preconizzata dal municipio, invece di essere salvaguardati e trasformati in un'area di svago aprirebbero la strada a una cementificazione graduale dell'intero ex campo militare. Quei 13'000 metri quadrati oggetto della discordia ospiterebbero sì il nuovo Istituto di ricerche in biomedicina, ma secondo gli oppositori spianerebbero la strada a nuove strade e centri commerciali e quindi a  più traffico, più inquinamento, più cementificazione.  Costruire l'IRB in una zona già edificabile senza distruggere il verde urbano: come non dare loro torto? 
Ortica

mercoledì 18 maggio 2011

Requiem per un albero

C’era una volta un cedro, grande, maestoso, imponente. Da più di mezzo secolo se ne stava accanto ad un altro, e la loro vista, d’estate e d’inverno, ti scaldava il cuore.
  
Si sarebbero detti una vecchia coppia: invecchiavano bene, insieme, si facevano compagnia.


Poi un giorno, sul vecchio cedro –il più alto- si è abbattuta la motosega.



Un elicottero se lo è portato via in quattro e quattrotto, pezzo dopo pezzo.
Prima la cima frondosa, e poi il resto, brandelli di rami e di tronco. 




Chi lo aveva nel proprio giardino non si è reso conto che si è disfatto di un tesoro che tutti gli invidiiavano.
Ortica


martedì 17 maggio 2011

A Paradiso continua la cementificazione, a Bré la si vuole bloccare

Cara Icchia,
è uno sfregio, una ferita nel verde che deturpa la montagna e che balza all’occhio, anche da lontano. L’immenso cantiere sul versante nordest del San Salvatore, sopra Paradiso, è l’epilogo di una lunga storia - risalente addirittura ai primi anni ’70-  terminata con l’acquisto di 17'000 metri quadrati di terreno, prima che fossero messi all’asta nell’ambito della procedura di fallimento dei precedenti proprietari. In questi 40 anni, la particella 527 è passata da zona temporaneamente non edificabile a una zona R5 "estendibile" a R8: una manna per la società immobiliare acquirente che prevede di edificare un mega complesso edilizio di lusso. Tutto in regola, niente da eccepire: Cantone e Comune hanno dato il loro beneplacito. Eppure, è un altro pezzo di verde che se ne va divorato dal cemento. E l'allarme non è ingiustificato perché oggi, ad esser minacciate non sono più le sponde del Ceresio -quelle sono già state costruite da tempo- bensì le zone con vista sul lago.


Sul caso, si è chinato anche Eugenio Foglia -già direttore di Ticino Turismo- che in un illuminante scritto titolato "Come deturpare la natura (e la verità)" si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Si continua a deturpare quel poco di verde che rimane  urbanizzando antichi terrazzi agricoli che offrono una vista impagabile perché  "oggi- scrive Foglia citando Tita Carloni-  in Ticino si vende molto bene la vista lago". A caro prezzo però, perché "stiamo vendendo la nostra anima sacrificata sull'altare del Dio Danaro e della Dea Speculazione".  A maggior ragione, deve essere riconosciuto ampio merito ai promotori della petizione che si oppone alla cementificazione di un'altra spendida area verde: la cosiddetta zona "Ai piani" sopra il nucleo del villaggio di Bré. Bré è una località inserita nell'ISOS, l'inventario federale delle località da proteggere. In altri cantoni fa stato, seppur non vincolante: la Confederazione auspica? Al Ticino sta bene così.
Ortica

lunedì 16 maggio 2011

Venerdì 13 ed oltre ...

Cara Ortica, 
proprio un brutto venerdì 13 per le piante... andando da Bioggio verso Agno oggi inoltre ho assistito impotente alla devastazione di un'altra zona alberata... i poveri asinelli che dimorano in quella piccola area non avranno più ombra per ristorarsi nei momenti di afa estiva.
Cosa rimarrà fra poco di tutto questo?
Icchia

venerdì 13 maggio 2011

Requiem per un albero

C’era una volta un cedro, grande, maestoso, imponente. Da più di mezzo secolo se ne stava accanto ad un altro, e la loro vista, d’estate e d’inverno, ti scaldava il cuore. 


Si sarebbero detti una vecchia coppia: invecchiavano bene, insieme, si facevano compagnia. Poi un giorno, sul vecchio cedro –il più alto- si è abbattuta la motosega. Un elicottero se lo è portato via in quattro e quattrotto, pezzo dopo pezzo: prima la cima, frondosa, e poi il resto, brandelli di rami e di tronco. 



Chi lo aveva nel proprio giardino non si è reso conto che si è disfatto di un tesoro che tutti gli invidiavano.
Ortica

martedì 10 maggio 2011

Pillola di saggezza

Cara Icchia,


Orio ci manda un’altra sua opera ispirata da una riflessione di Stanislaw Jerzy Lee: “Costruiamo per secoli, distruggiamo per sempre”.  Come non dargli torto? La inserirò nelle “Frasi di SIS”.
Ortica

giovedì 5 maggio 2011

La STAN si oppone alla demolizione di Villa Elisa!

Cara Icchia,
buone notizie per Villa Elisa! La STAN ha deciso di dare man forte a Giordano Macchi, che lo scorso 30 aprile con Cristina Zanini Barzaghi ha presentato al municipio un’interrogazione per impedire che Villa Elisa sia demolita. La STAN ha deciso che si avvarrà del suo diritto di opposizione contro la demolizione dell’unico esempio architettonico di Liberty floreale a Lugano ad opera di Americo Marazzi!
Ortica

Si parla ancora della villa in via d'Alberti

Cara Icchia,
ti ricordi della “Lettera di Ariane”? Quella in cui lo scorso marzo Ariane Scholer ci scriveva denunciando il progetto per la sopraelevazione della villa in via Vincenzo d’Alberti 12 a Lugano, villa inserita nella variante dei beni degni di protezione della città? Ebbene, la Regione di oggi dedica alla vicenda ampio spazio…

Ortica

mercoledì 4 maggio 2011

Ticino: da terra d'artisti... a terra di modine?

Cara Icchia,
l'interrogativo è più che lecito: sono in tanti  a porselo.
A modo suo, anche Orio Galli. Guarda cosa ci manda: una vignetta risalente agli anni 80... eppure di scottante attualità!  

Monumento al Ticino

Ma come, negli ultimi  30 anni non abbiamo imparato niente? No. Peggio: abbiamo perseverato.  Una  pausa di riflessione si impone...
Ortica

PS: Grazie Orio, per il "disegnOrio" !

lunedì 2 maggio 2011

Besso si mobilita: appello ai cittadini per salvare i cedri

Cara Icchia,
la sorte degli alberi sta sempre più a cuore dei cittadini e la determinazione con la quale gli abitanti di Besso si stanno mobilitando a favore dei cedri della clinica Moncucco ne è la prova.  In  attesa del progetto – che dovrebbe essere pubblicato a giorni-  hanno deciso di riunirsi in un “Comitato a difesa dei cedri” . La loro prima mossa? Un "Appello ai cittadini di Lugano", appello che è stato rivolto anche ai 60 consiglieri comunali di Lugano. Maddalena Ermotti-Lepori, Melitta Jalkanen, Giordano Macchi, Cristina Zanini Barzaghi e Raffaella Martinelli sono tra i  primi consiglieri firmatari. Ma a Besso  si spera che la lista si allunghi…
Ortica
PS:  Per aderire all’appello, basta scrivere a Erto Fumagalli, via B.Bertoni 9, a Lugano. 

Altre riflessioni

Cara Ortica, queste tristi notizie ci mostrano quanto abbiamo le mani legate dinanzi ai fatti. L'abbattimento silenzioso dei Cedri di Villa Favorita (piante maestose e sempreverdi che valorizzano il paesaggio in ogni stagione) sono solo un ennesimo capitolo, e purtroppo non l'ultimo, di questo libro nero. Un libro sul disfacimento della nostra città e delle nostre -un tempo belle-  sponde lacustri.
La storia sparisce per far spazio a edifici anonimi e speculativi. Ci sono però ancora alcune piccole speranze per Villa Elisa e le piante del parco di Moncucco.... teniamo duro!
Icchia

Sacrificati i cedri di Villa Favorita: le riflessioni di Melitta sulla strage di alberi

Cara Icchia,
se i cedri della clinica di Moncucco sono a rischio, quelli di Villa Favorita sono ormai stati abbattuti. Come prima di loro gli alberi lungo il Cassarate, come i due maestosi platani del Parco Ciani, come il faggio centenario dell'asilo di Cassarate, come gli alberi al Ponte della Madonnetta, come l'abete secolare sacrificato in Via Pedemonte per fare posto a un'autorimessa, come ....Sull'ultimo capitolo di questa strage silenziosa del verde urbano, Melitta Jalkanen ci manda una serie di riflessioni che condivido pienamente.


quel che ne rimane...


"I cittadini preoccupati per l'abbattimento di alberi a Lugano possono ora leggere la più recente presa di posizione del Municipio. Si tratta della risposta a domande specifiche, tra l'altro sul taglio di un maestoso albero protetto, a Viganello... per facilitare l'accesso a un'autorimessa. Tutti i documenti si trovano su www.lugano.ch>consigliocomunale>interrogazioni (*). Cito i termini più frequenti nello scritto del nostro Municipio: "laddove possibile", "dove lo spazio e il contesto lo consentono", "nella maggior parte dei casi", "normalmente", "eventualmente", "in caso di inevitabile abbattimento". Si legge anche "Il Municipio, sensibile da sempre alla questione ambientale". Intanto non si è ritenuto necessario dotarsi di un Regolamento del Verde Pubblico e Privato,  cosa che è prassi nelle altre città, proposto in una mozione del 5 febbraio 2007. Il risultato è qui da vedere (...) Laddove l'interesse della città, accuratamente ponderato e condiviso dai cittadini, esige il sacrificio di un albero o la demolizione di un edificio, questo sacrificio è accettabile. Un cittadino razionale vede quando i benefici sono più della perdita. Vede anche quando non è così. Quando si tratta di interessi personali e privati, non è difendibile che il Municipio accordi il permesso di distruggere un  patrimonio che è di tutti i luganesi. Di oggi e di domani. Le notizie di oggi, insieme alla minaccia che incombe su Villa Elisa e il parco della Clinica Moncucco, riguardano i cedri di Villa Favorita, ormai caduti."
Melitta Jalkanen - consigliere comunale dei verdi
(Leggi l'interrogazione e la risposta all'interrogazione)
Ortica