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martedì 17 maggio 2011

A Paradiso continua la cementificazione, a Bré la si vuole bloccare

Cara Icchia,
è uno sfregio, una ferita nel verde che deturpa la montagna e che balza all’occhio, anche da lontano. L’immenso cantiere sul versante nordest del San Salvatore, sopra Paradiso, è l’epilogo di una lunga storia - risalente addirittura ai primi anni ’70-  terminata con l’acquisto di 17'000 metri quadrati di terreno, prima che fossero messi all’asta nell’ambito della procedura di fallimento dei precedenti proprietari. In questi 40 anni, la particella 527 è passata da zona temporaneamente non edificabile a una zona R5 "estendibile" a R8: una manna per la società immobiliare acquirente che prevede di edificare un mega complesso edilizio di lusso. Tutto in regola, niente da eccepire: Cantone e Comune hanno dato il loro beneplacito. Eppure, è un altro pezzo di verde che se ne va divorato dal cemento. E l'allarme non è ingiustificato perché oggi, ad esser minacciate non sono più le sponde del Ceresio -quelle sono già state costruite da tempo- bensì le zone con vista sul lago.


Sul caso, si è chinato anche Eugenio Foglia -già direttore di Ticino Turismo- che in un illuminante scritto titolato "Come deturpare la natura (e la verità)" si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Si continua a deturpare quel poco di verde che rimane  urbanizzando antichi terrazzi agricoli che offrono una vista impagabile perché  "oggi- scrive Foglia citando Tita Carloni-  in Ticino si vende molto bene la vista lago". A caro prezzo però, perché "stiamo vendendo la nostra anima sacrificata sull'altare del Dio Danaro e della Dea Speculazione".  A maggior ragione, deve essere riconosciuto ampio merito ai promotori della petizione che si oppone alla cementificazione di un'altra spendida area verde: la cosiddetta zona "Ai piani" sopra il nucleo del villaggio di Bré. Bré è una località inserita nell'ISOS, l'inventario federale delle località da proteggere. In altri cantoni fa stato, seppur non vincolante: la Confederazione auspica? Al Ticino sta bene così.
Ortica

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