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giovedì 4 agosto 2016

La petizione su Avaaz per la Casa Rossa di Hesse finisce sul Corriere della Sera


"La Casa rossa non verrà toccata": lascia quanto meno perplessi la reazione della sindaca di Collina d'oro al lancio della petizione per salvare la Casa Rossa e il suo parco dal controverso progetto immobiliare targato Pavesi. Verrebbe da dire, come recita il proverbio, che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. Mai si è parlato di un'eventuale demolizione della Casa dove Hesse visse per oltre 30 anni fino alla sua morte. Nella sua strenua opposizione a suon di ricorsi, la STAN - che ha sin dall'inizio osteggiato l'edificazione della parte sottostante del parco- ha sempre messo in evidenza la valenza di testimonianza storico-culturale del luogo dove visse il premio Nobel.

La casa e il suo parco sono un unicum, non vanno disgiunte l'una dall'altro:  edificare parte del parco significherebbe violare lo spirito di quei luoghi, meta di tanti estimatori dell'opera letteraria di Hesse. Eppure, il municipio non sembra tenere conto della mobilitazione creatasi sin dalla prima domanda di costruzione a difesa di questo importante luogo della memoria: nè le 3000 firme raccolte nel 2012, né  le proteste, le interrogazioni e gli appelli lanciati da più parti, né la creazione di un comitato internazionale per la creazione di un Parco Hermann Hesse, né la recente petizione promossa su Avaaz e tuttora in corso.

Lanciata lo scorso 6 luglio dal vicepresidente STAN  Benedetto Antonini,  la petizione ha sinora  raggiunto quota 1270 firme. A riprova che il destino della Casa rossa e del suo parco stanno a cuore a molti. Ma trincerandosi con pervicacia dietro la conformità del progetto e l'impossibilità, per il comune, di finanziare l'acquisto del parco, il municipio non sembra tenere conto di nulla di tutto ciò, limitandosi a ripetere che il progetto è conforme alla legge e che la Casa Rossa non verrà abbattuta. Intanto, però, della vicenda si è interessato anche il Corriere della sera che il 2 agosto, nella sua versione online, le ha dato ampio spazio tanto da precisare che la stessa petizione su Avaaz sarà lanciata anche in tedesco, francese e inglese. Fino a quando il Municipio di Collina d'oro si ostinerà a fare orecchio da mercante?

Ortica