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venerdì 25 settembre 2015

Gandria: partito il ricorso contro l'ennesima bocciatura

L'aveva annunciato e ha tenuto fede alla parola: l'architetto Lo Riso, progettista del contestato "Borgo degli Ulivi" - promosso dall'ex sindaco di Gandria Luca Pacchin- si è rivolto al TRAM, il tribunale amministrativo. Oggetto del contendere, la recente decisione del Consiglio di stato di respingere il ricorso contro il diniego della licenza edilizia da parte della città di Lugano. Concordiamo con chi sostiene che l'unica soluzione per mettere fine all'annosa vertenza sia una revisione del Piano regolatore di Gandria e la protezione integrale del villaggio, richieste per cui si battono da anni i gandriesi, i principali interessati.

da: Viva Gandria

 Ortica

mercoledì 23 settembre 2015

Parco Hesse e Gandria: si giocano le ultime carte

Questo inizio di autunno precoce ci ha regalato due notizie rallegranti per la tutela del territorio, a dimostrazione dell'accresciuta sensibilità delle autorità per la salvaguardia di quello che ancora non è stato inghiottito dalla voracità delle ruspe e della speculazione immobiliare. Da un canto, l'ennesima bocciatura da parte del Consiglio di stato del progetto per l'edificazione di un complesso nel parco di quella che fu la dimora a Montagnola dello scrittore e premio Nobel Hermann Hesse. Dall'altro, la decisione del Governo di rispedire al mittente il ricorso contro il diniego del Municipio di Lugano di concedere la licenza edilizia al controverso progetto immobiliare "Borgo degli ulivi" a Gandria.

Entrambi hanno sollevato un coro di critiche e di opposizioni, non da ultimo anche della STAN, la Società ticinese per l'arte e la natura. Unanime, la condanna di progetti che stravolgono l'armonia paesaggistica di entrambi i luoghi, contravvenendo al principio dell'inserimento armonioso nel paesaggio: nel caso di Montagnola, gli edifici formerebbero un fronte unico di oltre cento metri, costituendo quindi una costruzione continua;  nel caso di Gandria,  il complesso di palazzine del "Borgo degli ulivi" verrebbe a costituire un fronte unitario senza scorci.

Nei due casi, nonostante le modifiche apportate ai progetti iniziali, a prevalere sembra essere l'ostinata cocciuttaggine dei promotori, refrattari all'idea - come nel caso dell'ex parco Hermann Hesse-  che l'edificazione comprometterebbe  l'integrità di un luogo eminentemente simbolico e l'eredità spirituale e culturale dello stesso;  e - nel progetto targato dall'ex sindaco di Gandria Luca Pacchin-  che il complesso in questione  sarebbe manifestamente incompatibile con gli irrinunciabili valori paesaggistici di un insediamento di importanza nazionale ISOS.  A monte, vi è comunque il nodo gordiano dell'edificabilità dei terreni. E a quello si appigliano i promotori.

Nel caso di Gandria, a dar manforte all'Isos, vi sono anche la nuova Legge sullo sviluppo territoriale, la Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio, e la scheda P10 del Piano Direttore 2008.  Che, per dirla tutta, sarebbero motivi ampiamente sufficienti per indurre la città di Lugano ad una revisione del PR del suo quartiere affacciato sul lago.  Nel caso del parco dell'ex Casa Rossa, è invece l'eredità spirituale e culturale di questo luogo -emblematico per l'opera e la vita dello scrittore tedesco- a fornire gli strumenti giuridici per la sua tutela. Il legame tra creazione letteraria e luoghi che la ispirarono è incontestabile:  la nuova Legge sulla pianificazione del territorio contempla infatti i mezzi per sostenere progetti di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Rientrebbe in questa categoria la proposta della STAN di creare un Parco letterario Hermann Hesse, tassello coerente di un percorso già esistente.

Ai promotori, rimane un' ultima carta: quella del ricorso al Tribunale amministrativo cantonale. Il legale di Pacchin è intenzionata ad usarla e lo ha già annunciato. Affaire à suivre.

Ortica





venerdì 11 settembre 2015

Nuova associazione di cittadini a Viganello



Sull'onda del crescente coinvolgimento dei cittadini a favore della tutela del loro ambiente di vita, negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescente influenza di associazioni che operano nel Luganese: citiamo a titolo di esempio "Uniti per Bré" grazie al cui impegno per la modifica del PR di Lugano si è potuti impedire il deturpamento del villaggio di Bré o, i "Cittadini per il territorio di Massagno" attivi su più fronti e tra le principali voci critiche del PAL2. I semi che queste associazioni hanno contribuito a gettare nel territorio prima o poi germogliano: lunedì 24 settembre, infatti, si costituirà la nuova "Associazione di cittadini di Viganello".
Un'iniziativa che merita di essere segnalata e che potresse essere d'esempio per molti altri quartieri di Lugano giacché, a monte della loro decisione, vi è la constatazione "che le commissioni di quartiere non hanno mai avuto un ruolo di reale rappresentanza dei cittadini (...) senza effetti sulla vita vera e concreta nei quartieri".
Un caloroso benvenuto alla nuova Associazione! L'appuntamento per la serata costitutiva è nella sala multiuso dell'istituto scolastico Viganello/Monte Bré alle ore 20'30.
Ortica