SEGNALATE I LUOGHI DEL CUORE E DELLA PANCIA

QUALE LUOGO AMATE E QUALE DETESTATE? COSA SUSCITA IN VOI? SEGNALATELO CON SCRITTI, FOTO, COMMENTI, FATELO IN MODO ANONIMO, CON UNO PSEUDONIMO O CON IL VOSTRO VERO NOME MA PARTECIPATE AL SONDAGGIO DI SALVIAMO IL SALVABILE!
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lunedì 31 gennaio 2011

Questioni delicate

Cara Ortica, hai ragione... l'argomento mi sta tristemente a cuore.
Poco importa di che partito politico si sia, il verde è un prezioso patrimonio di tutti.


Pubblico questo articolo apparso sul Giornale del Popolo del 26 gennaio per tenerti informata su un altro argomento "caldo" e di attualità per la città di Lugano ...
Icchia

Alberi, vittime dell'edilizia speculativa

Cara Icchia, so che a te - come alla maggior parte di noi - sta a cuore la sorte dei nostri amici alberi. Parchi, alberi e giardini fanno parte integrante del nostro patrimonio da tutelare: in termini di valore paesaggistico sono elemento qualificante di una città; in termini di svago e benessere, ancorché di salute pubblica,  la loro è una presenza preziosa e irrinunciabile. Purtroppo, quella speculazione edilizia che fa terra bruciata dietro di sé non ha alcun rispetto del verde, sempre più ridotto e compromesso dalla crescente urbanizzazione. Ultimo esempio in ordine di tempo, è l’abbattimento di oltre una quarantina di alberi di alto fusto che circondavano Ca’ Rosa in via Foscolo a Loreto, la cui demolizione è ormai solo questione di tempo. Farà posto ad una “residenza”  -l'ennesima- che occuperà praticamente tutta la superficie della proprietà.




 foto da LUGE

Mi domando quale sarebbe stato il destino  di Ca’ Rosa se, anziché respinta, la mozione presentata nel 2007 dai Verdi per l’istituzione di un “Regolamento del verde pubblico e privato”  fosse stata accettata… mi domando anche perché non introdurre una normativa di legge che impedisca ai promotori immobiliari di fare tabula rasa del verde,  istituendo dei vincoli per preservarne almeno una percentuale … 
Ortica

mercoledì 26 gennaio 2011

Considerazioni logiche

Cara Ortica,
oggi discutevo con un mio caro amico, esperto in problemi di mediazione, sulla questione della riqualificazione della foce del Cassarate.
Ci è sorta spontanea una domanda (che va ben oltre il semplice fattore estetico o di utilità pubblica): con tanti progetti iniziati a Lugano, non sarebbe meglio occuparsi di concluderne qualcuno in modo ottimale (polo culturale in primis... visto che su quella parte di lungolago per ora non rimane che scempio e desolazione) prima di preoccuparsi di pensare ad altre nuove mirabolanti iniziative comunali?
Icchia

sabato 22 gennaio 2011

Esempi da seguire?

Cara Ortica!
Grazie!
Almeno alcune buone notizie a rallegrare queste amare giornate soleggiate.
Quest'anno infatti non sarà privo di altre deturpazioni territoriali.
Da indiscrezioni, i giorni per le piante secolari nei pressi del ponte della Madonnetta a Lugano sono contati. Consolati, anche i verdi ritengono che non siano piante "fondamentali" per l'esistenza di Lugano, in quanto già sofferenti (?) a causa del poco spazio in cui sono costrette a sopravvivere...

Icchia

giovedì 20 gennaio 2011

Un esempio da seguire

foto Google immagini, menzione Lugano Tourism
Cara Icchia,
leggo che il municipio di Brusino -villaggio di 450 abitanti, inserito nell'Isos, Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere- vuole acquistare Villa Patria, un edificio di inizio Novecento inserito in un parco di 1700 metri affacciato sul lago. La comunità ereditaria è stata contattata per trattare l’acquisto della proprietà il cui prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 2 milioni di franchi. Bel esempio di lungimiranza politica e di sensibilità per il bene comune! Per le autorità comunali “acquistare il terreno al lago è un investimento che sicuramente porta un valore aggiunto non solo a Brusino ma anche a tutto il comprensorio”. Il comune ha saputo cogliere l'opportunità di poter far capo ai fondi cantonali –leggasi del Dipartimento del territorio- stanziati per la promozione di iniziative pubbliche destinate alla rivalutazione dei terreni a lago. Un esempio da seguire.   
Ortica

mercoledì 19 gennaio 2011

Ancora... Villa Branca!




Cara Icchia, non finirò di stupirmi... Villa Branca aveva un numero incredibile di estimatori! Ho scoperto un altro sito con persone che hanno sperato fino all'ultimo che potesse essere salvata e che come tutti noi hanno appreso con incredulità e con indignazione della sua demolizione...
Dai un'occhiata!
Ortica

martedì 18 gennaio 2011

Triste situazione

Cara Ortica,
è triste da ammettere ma Lugano sta perdendo la sua identità. In ogni caso la differenza salta agli occhi.
L'atmosfera non è più la stessa. Passi in via Pessina e non respiri più la stessa aria di prima. Sono convinta che la più famosa rosticceria del "salotto di Lugano" non abbia più il successo di vendite di prima a causa di questo cambiamento di facciata ...
Icchia

sabato 15 gennaio 2011

Dall'osteria ... all'oreficeria

Cara Icchia, dopo lo scempio Swaroski, ecco un’altra iniziativa da città-vetrina. L'Osteria Indipendenza, uno dei locali storici di Lugano, deve chiudere.


Scompare così., dopo la recentissima chiusura della pasticceria Ricigliano in cima a Via Cattedrale, un altro punto di ritrovo caro ai luganesi. Leggo che l’osteria  ha visto tra i suoi ospiti Totò, Nino Manfredi, Gino Paoli… Il palazzo che la ospita è stato venduto dalla Fondazione Chiattone a un promotore che intende ristrutturarlo per accogliere un’oreficeria … un altro angolo della vita dei luganesi che se ne va!
Ortica

lunedì 10 gennaio 2011

Parco Ciani

Che senso ha riqualificare la foce del Cassarate (verosimilmente per ridare « la natura al cittadino ») se poi a 10 metri di distanza si vanno  a tagliare 2 platani centenari, vero patrimonio storico del parco Ciani ?


Perché approfittare sempre del « sonno » cittadino delle feste, per operare indisturbati?
Perché focalizzare le polemiche su problemi assurdi, sviando le attenzioni dalle faccende reali?
Icchia

venerdì 7 gennaio 2011

A nulla vale la legislazione se ...

Cara Icchia, riporto integralmente un passaggio di quanto la Stan, nel corso della sua assemblea annuale del 2009 a Faido, ha scritto a proposito della demolizione di Villa Branca a Melide contro la quale si era battuta. Illuminante! 
"Quali sono dunque secondo noi i limiti della nostra legislazione sulla tutela dei beni culturali (...)? Essi risiedono in primo luogo, a nostro avviso, nella delega di competenza ai Comuni, che in genere non prendono sufficientemente sul serio questo compito; in secondo luogo – ma la cosa è correlata strettamente col primo punto – perché la pianificazione si fa troppo spesso “levatrice della speculazione”, attraverso l’introduzione di indici edificatori che incentivano alla distruzione del patrimonio storico. La vicenda di villa Branca lo illustra bene: senza la variante di PR adottata poco più di due anni fa dal Comune di Melide (che ha reso possibile l’edificazione intensiva sulla proprietà in questione di ben quattro palazzine di quattro o cinque piani ciascuna), l’incentivo per i proprietari a demolire la villa non sarebbe stato così irresistibile; e lo dimostra il fatto che in questi ultimi due o tre anni – da quando villa Branca era stata messa nella “Lista rossa” degli edifici minacciati allestita da Heimatschutz - abbiamo ricevuto almeno una decina di richieste di privati o investitori confederati o germanici disposti a comperarla per svariati milioni al fine di restaurarla; richieste da noi regolarmente e diligentemente “dirottate” sui proprietari; ma per quanto essi fossero disposti a sborsare, ovviamente essi non potevano competere con un valore speculativo che il terreno aveva raggiunto solo grazie alla apposita variante di Piano Regolatore approvata dal Comune di Melide e avallata anche dall’autorità cantonale".
Ortica

domenica 2 gennaio 2011

Cosa è degno di salvaguardia?

Cara Icchia, occorrerebbe avvalersi più spesso degli strumenti che il legislatore ci mette a disposizione. È questa la riflessione che mi è venuta spontanea pensando all’opposizione sollevata dalla Stan in merito ai previsti interventi pianificati su Casa Solatia. Giustamente, la Stan si è avvalsa della sua facoltà di ricorso in materia edilizia per presentare al municipio di Lugano opposizione contro interventi che “snaturerebbero completamente l’edificio”. Questo in settembre. In novembre, un’interrogazione di Cristina Zanini Barzaghi e di Raoul Ghisletta lo sollecitava a prendere posizione in merito ad un’eventuale sospensione della domanda di ristrutturazione ed anche all’eventuale “possibilità di deroga alle disposizioni pianificatorie (…)” per salvaguardare “sia edifici previsti nell’inventario dei beni culturali sia edifici meno rilevanti dal punto di vista architettonico, ma importanti per mantenere il carattere della nostra città”.  Ed ecco il punto: benvengano politici lungimiranti come i due autori dell’interrogazione, sensibili anche all’importanza di edifici forse meno pregevoli dal punto di vista architettonico ma di uguale interesse in quanto parte integrante della memoria collettiva della città. E con questo rispondo in parte alle tue considerazioni del 14 dicembre...
Ortica