SEGNALATE I LUOGHI DEL CUORE E DELLA PANCIA

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mercoledì 27 ottobre 2010

Dalla donazione ... alla demolizione

La sorte di un’altra testimonianza del passato di Lugano è segnata. Poteva essere altrimenti.  La posizione privilegiata di Villa Pernsch  – in via Zoppi, a due passi da Villa Alma (ristrutturata di recente) e dal Convento dei Capuccini- le è stata fatale. Al momento della sua aggiudicazione per  2,7 milioni di franchi all’asta indetta dal comune di Lugano, c’era chi ancora speculava su una sua possibile ristrutturazione. Ma lo scorso 20 ottobre,  il nuovo proprietario ha inoltrato ufficialmente una domanda di costruzione. Tutto legale, nel rispetto del piano regolatore vigente. Villa Pernsch era stata costruita agli inizi del ‘900. Quindi, negli anni ’60, Ottilia ed Elvira Pernsch l’avevano donata all’Ospedale civico.  Una domanda mi assilla: perché metterla all’asta? Forse per lo stato di abbandono nel quale versava?  Ma per quale motivo, in tutti questi anni, nulla è stato intrapreso per  evitarne il degrado destinandola, ad esempio, a scopi di utilità pubblica?  Non è forse compito della “res publica” gestire al meglio quanto le viene affidato?  Di certo, fu quello che pensarono Ottilia e Elvira Pernsch al  momento della donazione …
Ortica




lunedì 25 ottobre 2010

Articolo

Effettivamente quell'articolo parla da solo...
Riporto intanto il comunicato stampa del 22 ottobre riguardante l'imminente triste taglio delle piante a Cassarate:
"LUGANO - Il Municipio di Lugano, nella seduta del 20 ottobre, ha autorizzato il Dicastero del Territorio in collaborazione con il Dicastero Servizi urbani al taglio di 15 alberi. L'esecutivo luganese considera il taglio "un atto doloroso ma indispensabile per poter aprire il cantiere della nuova Scuola dell’infanzia a Cassarate".
Il municipio ricorda che "il credito per questa nuova struttura, progettata secondo gli standard di risparmio energetico Minergie-P, era stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 27 aprile 2010".
Per ragioni di sicurezza il taglio degli alberi avverrà tra il 2 e il 5 novembre, durante le vacanze scolastiche dei morti.
Va però evidenziato che questi 15 alberi saranno sostituti da altri 18, con esemplari di specie longeva; inoltre, come richiesto dal Consiglio Comunale, nella zona nord-est del cantiere, l’area di svago avrà uno speciale rialzo del terreno per poter permettere la conservazione delle radici di un faggio secolare. Nello specifico verranno piantati: una quercia, un faggio, tre pini, un noce, cinque betulle, tre ciliegi, un melo, un pero, un melograno e un nocciolo ad alto fusto."

... Continuo a non capire la frase riguardante le radici del faggio.Inoltre mi domando e ridomando... rispetto alla cartina del cantiere, la pianta si trova in zona sud-ovest ... Cosa pensano di fare in zona nord-est?spostarlo???
Icchia

A proposito di alberi ...

Cara Icchia, a proposito di alberi... c'è chi taglia davvero alberi secolari e chi invece taglia il ramo sul quale sta seduto. In questo caso mi riferisco alla lettera di denuncia (CdT del 22 ottobre) di Eugenio Foglia che, quasi quasi, si potrebbe intitolare "Quo vadis turismo ticinese?". Foglia, che di turismo se ne intende (essendo stato, tra l'altro, alla testa di "Ticino Turismo"),  riflettendo sul declino del nostro cantone quale meta turistica scrive testualmente: "Nessun politico, che pur si riempie la bocca di parole a sostegno del turismo, interviene cercando di porre un freno a questa colata di cemento, di conservare il paesaggio e gli ultimi spazi verdi e di salvaguardare le caratteristiche architettoniche dei nostri centri".  "Cari politici (...) non vi accorgete che stiamo segando il ramo sul quale stiamo seduti? Quanto verde e quanti edifici meritevoli di conservazione dovremo ancora sacrificare sull'altare del profitto immediato prima di capire che dobbiamo ragionare a più lungo termine?".
Lo scritto non ha bisogno di ulteriori commenti.
Ortica

Piccole domande...

Cara Ortica, cosa si intende nell'articolo del Corriere del Ticino del 23 ottobre con la frase "inoltre nell'area di svago verrà rialzato il terreno per permettere la conservazione delle RADICI di un faggio secolare..."... e il resto del faggio dove andrà a finire? Si salva il tutto o è solo per evitare polemiche nei giornali?
L'iniziativa sarebbe da lodare, se il nuovo progetto dell'asilo fosse ribaltato permettendo di mantenere l'area di svago a Sud e non a Nord (come invece previsto dagli architetti) in modo così da salvare il faggio (nella sua integrità e non solo le radici).
Un piccolo appunto. Rattrista il sapere che 15 piante verranno sacrificate per la costruzione di un asilo "ecologico". Ci auspichiamo che verranno prontamente sostituite, e non solo nel modellino 3D di presentazione del progetto.
Per quanto riguarda la pensilina a Nord della scuola: ci era stato promesso un sistema di fondazioni "puntuale" in modo da preservare il numero maggiore di alberi. Stiamo a vedere se questo si farà. Tutti a Cassarate sanno che quell'area è meno usata che ci sia o no il sole. La pensilina rischia di servire a poco, perché i bambini andranno a giocare sempre a Sud, con neve, sole o pioggia, perché vicino si trova il bar che si occupa di portar loro la merenda.
Icchia

Buone e cattive notizie

Una buona e una cattiva notizia. La buona – rare di questi tempi – è che un gruppo di cittadini propone di salvaguardare e trasformare in parco pubblico gli oltre 25'000 metri di superficie verde dell’ex Villa Viarnetto a Pregassona. Un plauso dunque a Giovanni Bolzani, Jean Pierre Antorini, Alessandro Cavadini e Ferruccio Unternäher all’origine dell’iniziativa. È più che mai necessario che senso civico e sensibilità per la tutela del territorio e del patrimonio spingano ogni cittadino ad AGIRE.  Ogni contributo è importante, in qualsiasi forma. Anche di blog ...



La cattiva notizia, riportata sulla stessa pagina del Corriere del Ticino del 23 ottobre, è che durante le vacanze dei morti si procederà al taglio di 15 alberi di alto fusto per consentire l’avvio del cantiere della nuova scuola dell’infanzia di Cassarate.  Se ne pianteranno altri 18, -si legge- e  si conserveranno le radici del faggio secolare  ... ma allora perché non avere concepito una variante progettuale che consentisse di salvaguardare anche le altre piante lì da almeno mezzo secolo?
Ortica

venerdì 22 ottobre 2010

SIS salviamo il salvabile

SIS salviamo il salvabile è un’iniziativa nata sull’onda dell’indignazione e del sentimento di impotenza di fronte alla quasi quotidiana sparizione di testimonianze architettoniche del nostro passato.  Il tutto nell’indifferenza pressoché generale dei politici. Ma tra noi cittadini – sono in molti a interrogarsi sul perché non si mette un freno a questa demolizione indiscriminata - sembra farsi largo la voglia di FARE qualcosa: un “movimento trasversale” che ci accomuna senza distinzione di età, di sesso, di censo o di colore politico. Ci accomuna la coscienza che ogni membro di una società civile DEVE avere il coraggio di battersi  ANCHE per preservare il proprio patrimonio storico e architettonico.
Ortica

SIS salviamo il salvabile

SIS nasce con la speranza di poter contribuire a salvare quello che resta di un patrimonio irripetibile che possediamo e che tendiamo a dimenticare : la bellezza della nostra città.
La storia di una "Lugano passata" si riflette attraverso gli stabili del XIX e XX secolo che sembrano svanire di questi tempi come le foglie al vento.
Cerchiamo di mantenere quello che rimane, perché una città che si vuole turistica ha bisogno, oltre alla modernità, anche di uno charme, di un'anima, di un verde e di un passato che la possono distinguere dalle altre.
Icchia