Cara Icchia,
il dibattito sulla salvaguardia del bello lanciato dal Corriere del Ticino, la partecipazione dei lettori, a volte luganesi residenti all'estero, testimonia di quanto sia sentito il problema e di quanto sia urgente porre fine al degrado del territorio. In proposito, mi sembrano degne di nota le considerazioni del consigliere comunale Giordano Macchi che, senza mezzi termini, indica nell'attuale Piano Regolatore la causa di tanti squilibri. "Forse -scrive Macchi sul CdT del 25 maggio- è ora di pensare a un'iniziativa più incisiva: la riforma totale del Piano Regolatore, che dovrà essere accompagnata da indirizzi chiari e di rottura con l'attuale impostazione". La città ha seguito sinora una crescita quantitativa a scapito di una crescita qualitativa che ha portato all'imbruttimento del tessuto urbano, alla sua cannibalizzazione da parte -secondo un'espressione di Settis- "del partito del cemento, invadente e trasversale". Benvenga quindi una revisione del PR come quella auspicata da Macchi "diminuendo gli indici, aumentando le linee di arretramento, lasciando spazi per viali alberati...". Insomma, benvenga un PR "della vivibilità". Ortica
Nessun commento:
Posta un commento