Osteria Canetti, Osteria Indipendenza, perché mai la loro sorte ci sta tanto a cuore? Perché gruppi spontanei di cittadini si mobilitano per salvarle? Perché costituiscono la memoria della nostra identità che a poco a poco sta scomparendo.
Sono luoghi da salvare, ma non solo per ragione di cuore, titola emblematicamente Sandro Pauli, autore del servizio apparso sul settimanale Cooperazione e dedicato al crescente e disinteressato impegno di cittadini, associazioni, gruppi attivi in difesa del patrimonio comune (tra cui -lo diciamo con un pizzico di orgoglio- è menzionato anche "Salviamo il salvabile").
E l'impegno sembra sempre più pagante. L'appello a non disperdere lo storico e pregiato arredo dell'osteria Indipendenza, ormai chiusa, non è rimasto inascoltato. L'intero mobilio, firmato Chiattone, è stato acquistato dai nuovi proprietari del palazzo che per anni ha ospitato il noto ritrovo luganese. L'Indipendenza rimarrà un bar, hanno assicurato, e chissà -aggiungiamo noi- che lo stesso arredo non accolga i futuri avventori!
Ortica
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