SEGNALATE I LUOGHI DEL CUORE E DELLA PANCIA

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venerdì 4 marzo 2011

Alberi sotto assedio





Cara Icchia,
della sorte degli alberi - sempre più spesso vittime della cementificazione che avanza e del nuovo piano viario della città -  non ci preoccupiamo solo noi.  Il destino del verde urbano, ormai da tempo sotto assedio, è stato oggetto di un’interpellanza a firma di Melitta Jalkanen, Gianni Cattaneo, Giordano Macchi, Lauro Degiorgi, Laura Tarchini, Maddalena Ermotti-Lepori e Giovanni Bolzani. La lista di domande alle quali dovrà essere data risposta è lunga e tocca aspetti cruciali come quello della compensazione per la perdita di biomassa, ombra, valore paesaggistico biodiversità e qualità ambientale ogni volta che viene abattutto un albero… o quello delle sanzioni nel caso di tagli per futili motivi o di lucro… o quello relativo ai criteri che consentono, su suolo pubblico o privato, l’abbattimento di un albero. Leggi qui...
Intanto, sta continuando il taglio di alberi lungo il Cassarate -e non solo - approvato nell’ambito del nuovo piano viario. La misura rischia però di prestarsi ad una lettura pericolosa, soprattutto dopo che la mozione del 2007 di Fabio Guarneri e Gianni Cattaneo per l’adozione di un “Regolamento per il verde pubblico e privato” è stata affossata... il rischio è di trasmettere al cittadino - comunque libero di fare come crede - un messaggio fuorviante che relativizza il taglio di alberi (tanto lo fa anche la città!) E' quanto ho pensato di fronte all’improvviso abbattimento di una bellissima pianta di fronte ad una palazzina di Pregassona: un abbattimento che nulla può giustificare se non quei “futili motivi” di cui sopra. La pianta era sana, mai mostrato segni di cedimento, stava lì chissà da quanti anni, forse una cinquantina a giudicare dalle radici e dal diametro del tronco… sono bastate poche ore per cancellare una presenza durata decenni. Ecco cosa ne rimane…
Ortica

guarda che radici!


il diametro del tronco: una sessantina di centimenti



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