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martedì 14 maggio 2013

Una tragicommedia poco romantica


È una tragedia, anzi no: piuttosto una tragicommedia. Ecco la breve cronistoria di una tragedia annunciata -ma non ancora del tutto consumata. Il 29 aprile con 18 voti a favore e 1 contrario il Consiglio comunale di Melide decide l'abbattimento della settecentesca Villa Galli per salvare i suoi campi da tennis. Le autorità si difendono imputando la responsabilità all'inerzia del Cantone. E non hanno tutti i torti. All'indomani del voto, c'è chi dichiara di non capire "questo attaccamento assoluto a volerla tenere". Dopo tutto non è uno "status symbol"! Peccato che a esprimersi così sia il neo eletto consigliere di stato Michele Barra che sull'argomento -ammette- non è molto ferrato. Speriamo che quale titolare del Dipartimento del territorio colmi al più presto la lacuna.

Passano due giorni dal voto ed ecco che si manifestano le prime voci di pentimento. In un appello a mezzo stampa, quattro cittadini del ridente borgo lacustre -dove già sorgeva Villa Branca- si appellano all'ente pubblico e alla buona volontà del privato perché La Romantica sia salvata in modo dignitoso. Tra i pentiti, due consiglieri comunali. Guarda caso, tra i più accesi sostenitori del no alla variante di PR che ne avrebbe consentito il mantenimento. Fortunatamente,  c'è chi da prova di maggior coerenza.

Il 2 maggio, la Società ticinese per l'arte e la natura sollecita il Consiglio di stato a fare uso dell'articolo 17 della LBC per la messa sotto tutela di un bene minacciato e non protetto anche in presenza di una licenza di costruzione già approvata. C'è da chiedersi come mai il Cantone non se ne sia ancora servito. Tanto più che già in passato -a due riprese- era stato esortato ad avvalersene!

A dar man forte alla STAN, giunge un'interrogazione di tre deputati al Gran Consiglio per i verdi: il lodevole Consiglio di Stato darà attuazione alle richieste della Stan? Intenderà applicare l'art. 17 della Legge sulla protezione dei beni culturali (del 13 maggio 1997) e salvare Villa Galli? in generale, come intende proteggere dalla speculazione edilizia le altre ville storiche site su tutto il territorio cantonale?

A proposito di ville storiche:  

Fra le circa centodieci ville che sorgevano sul lago di Lugano negli anni immediatamente seguenti la seconda guerra mondiale, e risalenti al periodo fra la metà del Seicento e l'inizio del Novecento, alcune sono particolarmente pregevoli. Villa Galli e Villa Branca, a Melide, fanno parte della decina di ville più importanti. Questo patrimonio è in grave pericolo ed è già stato oggetto di devastazioni: infatti circa 25 ville sono già state demolite.

A dichiararlo, nel 2009, era Pier Giorgio Gerosa in un'intervista rilasciata alla Società di storia dell'arte in Svizzera. Villa Branca nel frattempo è stata demolita...

Eppur qualcosa si muove. Sembra che il ministro della cultura, il socialista Manuele Bertoli, sia pronto a perorare la causa della STAN in Consiglio di stato. E il Governo è stato sollecitato a servirsi dell'articolo 17 della LBC anche in un pressante invito della Società ticinese degli amici dell'educazione del popolo e di utilità pubblica.

Ortica

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