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mercoledì 5 settembre 2012

Giovanna Masoni Brenni non vuole una città di plastica


Un plauso a Giovanna Masoni Brenni! La municipale che in più occasioni si è mostrata attenta e sensibile alla salvaguardia del patrimonio della "sua" Lugano - ricordiamo tra l'altro la sua recente dichiarazione a favore della salvaguardia del patrimonio storico legato all'Osteria Indipendenza - è intervenuta oggi sul Cdt nel dibattito sull'attuale sviluppo edilizio della città, sviluppo che rischia di depauperarne il tessuto umano e sociale.
La tematica della crescente scarsità di alloggi a pigioni moderate, che svuotano a poco a poco la città di tutta una fascia di abitanti che quotidianamente la fanno vivere e pulsare, è di scottante attualità. Il fenomeno ha assunto proporzioni tali anche a livello nazionale da avere addirittura spinto l'Associazione degli inquilini a chiedere misure di accompagnamento per il mercato dell'alloggio.
A Lugano, la crescente edificazione di oggetti di lusso - con il conseguente aumento dei prezzi - "non tiene conto della geografia sociale della città". "I prezzi sono molto cresciuti e chi costruisce punta sempre più in alto" scrive la muncipale."Abbiamo una visione d'insieme tale da metterci nelle condizioni di ragionare attorno al tema ponendo in primo piano anche le esigenze dei "cittadini-consumatori" e non (soltanto) quelle degli investitori (e dei costruttori)? Il pericolo di espellere (volutamente uso questo vocabolo forte) dalla città un'intera fascia di popolazione è concreto".  Il rischio è che Lugano diventi un guscio vuoto, una città di plastica privata della sua identità.
Ortica

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