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mercoledì 12 settembre 2012

Cara Ortica, da quando è avvenuto il cambiamento del piano viario di Lugano, uso nettamente meno l'automobile.
Mi ritrovo come tanti però anche a disagio con i nuovi costi dei biglietti del bus, tra l'altro mai stati così tanto fuori orario rispetto alle loro "tabelle di marcia" come ora.
Percorro dunque di più e più volnetieri la città a piedi in queste giornate di fine estate. A questo proposito vorrei ricordare che meno di una settimana fa i consiglieri comunali dei Verdi del Ticino, Gianni Cattaneo e Melitta Jalkanen hanno inoltrato un'interrogazione sulla mobilità pedonale in città. Lugano è infatti un luogo dove ci si sposta molto a piedi. Anche se la percentuale di chi usa il mezzo privato, preferendolo a quello pubblico ( e alla mobilità pedonale) è ancora, per i Verdi, troppo alto.
Leggiamo qui le loro parole:

Per favorire concretamente i percorsi a piedi, soprattutto in una realtà come la nostra, occorre porvi una giusta attenzione e dargli pari dignità, come avviene in altre città del nostro paese.
Visto che con il PVP, siamo nelle fasi iniziali di una vera e propria rivoluzione della mobilità e visto che si pone giustamente molta attenzione ed energie a far sì che tutto funzioni al meglio, ci permettiamo di porre alcune domande in merito alla mobilità pedonale cittadina:  
1. Corrisponde al vero la sensazione di molti pedoni di essere penalizzati più di prima nell’attesa del via-libera ai semafori? Quanto sono in media i tempi d'attesa? In quali punti sono più lunghi?
2. Quanto dura in media il verde ai semafori? Spesso infatti il periodo di tempo in cui il semaforo resta verde è molto breve, se non si ha un buon passo si termina di attraversare con il giallo. Per bambini, disabili e anziani questo è un problema che è già stato sollevato più volte anche in passato.  
3. Ci sono diversi attraversamenti pedonali dotati di semafori il cui attraversamento avviene in due tempi. Dapprima fino a metà strada, con pausa nell’isola spartitraffico (spesso non breve), e in seguito fino all’altro marciapiede. Questo tipo di attraversamento in "due fasi" è presente in zona Resega /Cinestar su strade molto trafficate. Quanti sono i passaggi pedonali di questo tipo? Come si giustifica una tale organizzazione dei semafori? Non è pericoloso a causa del poco spazio nell’isola spartitraffico e del traffico intenso, soprattutto se ci sono passeggini, sedie a rotelle, deambulatori? Oltre ad una maggiore esposizione dei pedoni all’inquinamento (dimostrato dallo studio dell’ATA sulle polveri ultrafini di questo inverno (http://www.ata.ch/fileadmin/user_upload/Italiano/PM-Testbericht2012_i.pdf) non c’è il rischio di – da una parte - scoraggiare la mobilità a piedi e dall’altra, incoraggiare ad attraversare con il rosso?“  
Affaire à suivre!
Icchia

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