Premessa: questa scheda
è contenuta nel piano regolatore
adottato dal CC nella seduta del 12 settembre 2011, dopo l'accesa discussione
che aveva animato la primavera luganese in
merito alla necessità o meno di approvare l'emendamento proposto dalla
commissione della pianificazione tesa a reintegrare quegli oggetti che la città
non intedeva proteggere. Il valore della villa di Paolito Somazzi non era mai
stata messo in discussione. Tuttavia, a nemmeno un anno dall'approvazione della controversa variante
di PR, la villa appare così.
E questo è quello che l'attende.
Niente di nuovo sotto il sole. Si aspetta che le acque si calmino, e poi ...
in barba al valore culturale di un bene tutelato, si costruisce a ridosso dello
stesso una palazzina -oh, pardon, l'ennesima residenza di lusso. Tutto regolare: la licenza di costruzione è stata accordata. Ma
- mi chiedo - che senso ha sancire la tutela di un bene, se poi il valore dello
stesso viene pesantemente compromesso da un'edificazione che contraddice in
modo crasso quanto recita il secondo capoverso dell'articolo 22 della Legge
sulla protezione dei beni culturali del 1997?
"Se le
circostanze lo esigono, nelle adiacenze del bene protetto è da delimitare un
perimetro di rispetto entro
il quale non sono ammessi interventi suscettibili di compromettere la conservazione o la
valorizzazione del bene protetto".
Ebbene, proprio l'ufficialissima scheda di valutazione dell'immobile sottolinea la necessità di un perimetro di rispetto! Credo che quanto stia accadendo in Via Castausio 6 sollevi più di una domanda cui è perlomeno doveroso dare risposta.
Ortica
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