Benvengano notizie come quella del restauro e del rilancio della funicolare degli angioli, piccolo gioiello di architettura industriale risalente al 1913. La notizia rallegrerà i cinque consiglieri comunali PLR membri della Commissione della pianificazione del territorio che già nel 2006 si erano fatti promotori di una mozione per il suo ripristino. "Sarebbe invero un peccato - scrivevano - avere due prestigiosi edifici di richiamo a fianco di una trascurata e rugginosa funicolare ferma".
Ormai fuori servizio da oltre venticinque anni - e a sei dalla sudetta mozione -, la funicolare potrebbe tornare a nuova vita, complice la sua vicinanza al nuovo centro culturale LAC. Una lucidatina e via? Non proprio. Si parla di investimenti tra i 2,6 e i 5,5 milioni. Troppi per chi soffre del keynesiano "incubo del contabile", ma non di certo per chi condivide il parere dell'Ufficio federale della cultura che l'ha inserita nell'Inventario svizzero degli impianti a fune di valore storico.
freni di servizio risalenti al 1911
Le ragioni? Presto dette: la funicolare degli angioli è "un impianto di trasporto a fune unico in Svizzera della a suo tempo assai nota fabbrica di ascensori Officine Meccaniche Stigler di Milano... è quindi di elevato valore dal punto di vista della storia della tecnica.... " senza contare "la notevole componente originale e (...) l' importante significato tipologico e storico-turistico come funivia di collegamento con il Grand Hotel Bristol".
immagini UFC
La passerella che un tempo la collegava direttamente all'hotel non c'è più, ma la piccola funicolare rimane comunque un angolo della vecchia Lugano che merita di essere valorizzato. Bentornata tra noi!
Ortica
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