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martedì 13 settembre 2011

Beni da tutelare: voltiamo davvero pagina

Cara Icchia, 
da oggi si volta pagina. A Lugano, la protezione dei beni culturali non è più un enunciato privo di fondamento, ma una realtà sorretta dal consenso politico. I 25 oggetti sottratti alle ruspe grazie alla loro riammissione nella lista dei beni da tutelare votata ieri all'unanimità dal Consiglio comunale ne é la prova. Un risultato importante, frutto di un laborioso compromesso -all'origine erano 33- tra Municipio e Commissione della pianificazione, come pure degli sforzi comuni che, negli ultimi mesi, hanno coinvolto non solo politici sensibili alla difesa del patrimonio, ma anche cittadini e associazioni sempre più in prima linea per difendere la memoria storica e affettiva della città dagli assalti di una speculazione edilizia senza freni e senza scrupoli. Si sarebbe potuto fare di più? Sì. Ma questo è un primo passo nella giusta direzione. Si deve fare di più, anche a fronte di  qualche interrogativo -più che lecito- sui motivi che hanno indotto a non reintegrare alcuni edifici addirittura segnalati dalla Guida d'arte della Svizzera italiana. Un giudizio di valore non sufficientemente autorevole? O forse il nostro cantone è quello che i francesi chiamano le monde à l'envers? ciò che per gli svizzeri è degno di tutela, non lo è per i ticinesi... Tra i casi più éclatanti l'ex Villa Branca, demolita nonostate gli estensori la considerassero "un unicum nel suo genere", o a Massagno, nell'ex quartiere santa Lucia, la casa di Via Stazio 7, nonostante fosse "degna di nota, la decorazione pittorica in facciata al terzo piano eseguita probabilmente da Pio Tenzioni con Figure femminili putti e motivi floreali, inizio xx secolo". Per non parlare, ultima in ordine di tempo, della Clinica San Rocco la cui sorte è ormai sancita dopo il ritiro del ricorso che bloccava l'edificazione dell'ennesimo complesso residenziale. Eppure - cito -  la clinica San Rocco "realizzata nel 1934-35 da Eugenio e Agostino Cavadini, è uno dei primi edifici razionalistici del cantone (...)".
Ebbene, se è vero che Lugano ha voltato pagina, rimbocchiamoci le maniche. Siamo appena agli inizi.
Ortica

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