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venerdì 17 gennaio 2014

Salvatore Settis neolaureato honoris causa: e "pour cause"!


E' di pochi giorni fa il conferimento all'archeologo e storico dell'arte Salvatore Settis della laurea honoris causa in architettura da parte dell'Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria, sua città natale. Una scelta per certi versi scontata ma anche di grande valore simbolico vista l'emergenza territoriale che affligge anche questo lembo d'Italia: "Gli abusi edilizi registrati nel 2009 dalla Regione Calabria - ha esordito nel corso della sua lectio magistralis - sono 5.210 nei 700 chilometri delle coste calabresi, mediamente uno ogni 135 metri anche all'interno delle aree Marine Protette e dei siti di interesse archeologico e comunitario, tali devastazioni sono l'opera di una perversa alleanza tra forze diverse dell'imprenditoria, della finanza, della politica e delle mafie".  

foto da: Unirc.it

Da parte degli architetti occorre dunque una nuova etica professionale, sulla falsariga dell'architetto ideale delineato da Vitruvio (architetto dell'età di Augusto): allora "nessuno costruirebbe come è avvenuto in Campania, a ridosso delle discariche, nessuno pavimenterebbe i cortili di tre scuole, come è avvenuto a Crotone, con tonnellate di rifiuti tossici provenienti da una vicina fabbrica". Parole forti, dure e coraggiose che, fedele alla sua instancabile attività di denuncia, Salvatore Settis non ha esitato a pronunciare anche in questa occasione. Ed è proprio l'impegno civile che è valsa l'assegnazione del prestigioso riconoscimento all'eminente studioso, da sempre in prima linea  a difesa della bellezza del paesaggio e della tutela dei beni comuni, instancabile propugnatore di uno slancio etico nella politica e fustigatore del degrado etico, civile e del territorio. Per questo, proponiamo  la relazione tenuta da Settis nell'ambito del convegno "L'uomo è solo?", allestito lo scorso novembre a Lugano dall'associazione "Fare arte nel nostro tempo". Abbiamo trovato il magistrale intervento nella sua integralità nel sito dell'associazione. Eccolo.

Ortica

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