Si direbbe una telenovela, ricca di colpi di scena, se non
fosse che ad essere protagonista del dramma è Palazzo Turconi (ex ospedale della
Beata Vergine) a Mendrisio, oggetto di lite tra l'Accademia di architettura
-che ne progetterebbe la copertura- e la STAN - più che mai decisa ad impedire
lo snaturamento della sostanza architettonica dell'edificio. Dopo essersi già
appellata alla Commissione federale dei monumenti storici - denunciando come il
progetto caldeggiato dall'Accademia non terrebbe in considerazione nè la tutela su piano cantonale nè la sua
iscrizione nell'Inventario Isos quale bene degno di conservazione integrale- la
Società ticinese per l'arte e la natura ha deciso di interpellare niente di
meno che il Consiglio federale. La STAN non ci sta: la copertura della corte
interna dell'edificio (progettato dall'architetto Luigi Fontana tra il 1853 e
il 1860) minaccia un bene inventariato su mandato
della Confederazione: per la sezione ticinese di Heimatschutz è inamissibile
che all'origine del progetto sia l'Accademia stessa quale beneficiaria degli
aiuti federali! Di certo la STAN non ha mancato di tempismo e approfittando
della visita del Consiglio federale a Lugano ha diffuso a mezzo stampa il suo
appello ai consigliere federali Alain Berset e Johann Schneider-Amman. Mossa
azzeccatissima! Per approfondire l'argomento, rinviamo al dossier Palazzo Turconi sul sito della
Società per l'Arte e la Natura.
Ortica
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