La STAN chiede di
rispedire al mittente, annullandola, la domanda di costruzione per la prevista
pista di pump-track in quel di Carona.
I vizi di forma della pubblicazione e la non conformità del progetto rispetto alla
località prescelta - zona parco San Grato - bastano e avanzano per chiedere la
ripubblicazione della domanda in vista di un esame più approfondito del caso.
L'associazione non ha dubbi: sull'Arbostora, la pista per rampichini proprio
non s'ha da fare. Tutto, ma proprio tutto, vi si oppone: dall'ISOS - che
classifica Carona come insediamento di importanza nazionale - all'Inventario
federale del paesaggio e alla scheda P4 del piano direttore cantonale. E che
dire della nuova Legge sullo sviluppo territoriale e i suoi scopi in materia di
tutela e valorizzazione del paesaggio? No, proprio non ci siamo. Nella sua
opposizione, la STAN sottolinea inoltre la necessità di rivedere il PR di Lugano
(sezione Carona), ormai inadeguato a perseguire gli scopi della nuova LST.
Dal canto loro cinque consiglieri
comunali luganesi autori di una mozione interpartitica, oltre sollevare la
questione della mancata pubblicazione della DDC all'albo comunale del
neo-quartiere, soffiano ulteriormente sul fuoco: generatore di traffico -è improbabile che gli
utenti della futura pista la raggiungano sulle loro bici fuori strada- e inutile
- Carona dispone già di altri percorsi adatti per il rampichino -, il progetto
sarebbe finanziato - colmo di tutti i colmi - con i soldi stanziati a favore
della "mobilità ciclabile". Un bel pasticcio, non c'è che dire.
Ortica
Ortica
Nessun commento:
Posta un commento