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venerdì 29 aprile 2011

La lettera di Giovanni

Cara Icchia, è arrivata posta! Questa volta, a scriverci è Giovanni. Spunto del suo scritto è il nuovo PVP, oggetto di quel famoso opuscolo giallo che ha scatenato le ire della sezione massagnese dell’associazione Cittadini per il territorio. Ecco le sue considerazioni:

 Non dobbiamo sempre denigrare quanto fa la città di Lugano. Che sia spesso carente nella comunicazione è vero ma finalmente con l’opuscolo giallo ha fatto qualcosa di utile e per quanto ho potuto constatare anche di apprezzato.
Il progetto Trincea che tanto scalda gli animi dei “massagnesi” e non solo, unitamente alla variante di Piano regolatore del comparto della Stazione  FFS rappresentano due interventi strategici per la città e per tutto il luganese per le seguenti ragioni:
a.       Si tratta di un’area molto vasta (oltre 100'000 mq di terreno edificabile) e ci vogliono regole chiare e condivise!
b.      L’anello viario della stazione rappresenta la vera sfida di tutta la viabilità del Luganese sia per il trasporto privato che per quello pubblico.
c.       Tra il 2017 ed il 2020 con il completamento di AlpTransit,  oltre all’avvicinamento con Zurigo ci sarà una vera rivoluzione dei collegamenti Lugano-Bellinzona-Locarno, pertanto l’intero comparto della stazione potrebbe avere uno sviluppo senza precedenti e noi dovremo trovarci pronti almeno a livello pianificatorio!
d.      Nel 2009 un elemento nuovo ha dato impulso a quest’area: l’ipotesi di realizzazione su terreno FFS di un nuovo campus SUPSI. Le FFS stanno sviluppando in molte città svizzere progetti analoghi (vedere Coira, Neuchâtel, Zurigo). A maggior ragione bisogna pertanto essere pronti anche perché l’occasione che si presenta è di quelle che da non perdere!!!!.
Siamo di fronte a temi pianificatori e pertanto l’aspetto temporale assume contorni molto particolari. Le realizzazioni di cui si parla  vanno ben oltre l’unità di tempo dell’anno  e la copertura della trincea potrebbe vedere il completamento anche fra alcuni decenni.
Il Legislativo di Lugano ha espressamente  chiesto al  Municipio di intraprendere 5 passi necessari affinché il nuovo quartiere di Città Alta venga concepito come un quartiere modello per un’alta qualità abitativa, una corretta economia di gestione del suolo e dell’energia, insomma una zona “mista” dove spazi abitativi e spazi commerciali commisurati possano coesistere con un campus universitario. Questi 5 punti sono :
1.       Niente strada di collegamento Stazione-Autostrada Lugano-Nord sopra la trincea
2.       Integrazione del campus SUPSI nella pianificazione sul piazzale della stazione
3.       Indici pianificatori nelle nuove aree quale giusto compromesso tra densificazione ed urbanizzazione nel rispetto del verde e dell’ambiente
4.       Anello viario concepito per favorire la fluidità dei trasporti pubblici (corsie preferenziali)
5.       Valutare l’opportunità di prevedere Piani di Quartiere
Insomma prima di preoccuparci dello “schizzo” di via Basilea che nella sua parte a sud (sotto il parco di Tassino) dovrebbe diventare, comunque, uno dei due assi portanti del piano viario aspettiamo una proposta di Piano regolatore dove potremo esercitare i nostri diritti di opposizione e far valere le nostre ragioni. Adesso contestare scelte e indirizzi non fa che bloccare qualsiasi progetto e perdere opportunità per migliorare la nostra città.
Giovanni Bolzani

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