1023 firme in poco più di tre mesi per esprimere scontento e
preoccupazione di fronte alla crescente fame di cemento che minaccia il verde
della Collina d'oro. Le firme - leggiamo nel comunicato inviatoci - sono state
state consegnate oggi. Dopo la mobilitazione a favore della salvaguardia
dell'ex parco della Casa rossa di Hermann Hesse, la petizione promossa da un
gruppo di abitanti del comune è emblematica del malessere della popolazione.
Tuttavia, quello che può essere visto come un segnale preoccupante - la
consegna, nel Luganese, dell'ennesima
petizione a difesa del territorio-
è al tempo stesso l'indizio rallegrante del crescente coinvolgimento dei
cittadini a difesa del territorio in cui vivono. Non c'è quindi da stupirsi che - cito - "la petizione ha ricevuto il sostegno
spontaneo di alcuni residenti di Bré, dove opera sullo stesso fronte il gruppo
Uniti per Bré, a dimostrazione della solidarietà esistente fra gruppi di
cittadini che si mobilitano contro l'uso sconsiderato del territorio, gruppi
sempre più numerosi e attivi in tutto il Cantone". A proposito di
solidarietà: avete firmato la petizione "Salviamo gli alberi di
Lugano"?
SIS (Salviamo il Salvabile) è un inno alla protezione dei beni che troppo spesso spariscono dalle città. SIS vuole segnalare, far riflettere, sensibilizzare, unire le forze, re-agire prima che non ci sia veramente più nulla ... da salvare! Icchia e Ortica
SEGNALATE I LUOGHI DEL CUORE E DELLA PANCIA
QUALE LUOGO AMATE E QUALE DETESTATE? COSA SUSCITA IN VOI? SEGNALATELO CON SCRITTI, FOTO, COMMENTI, FATELO IN MODO ANONIMO, CON UNO PSEUDONIMO O CON IL VOSTRO VERO NOME MA PARTECIPATE AL SONDAGGIO DI SALVIAMO IL SALVABILE!
GRAZIE A TUTTI
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mercoledì 29 gennaio 2014
venerdì 17 gennaio 2014
Salvatore Settis neolaureato honoris causa: e "pour cause"!
E' di pochi giorni fa il conferimento all'archeologo e storico dell'arte Salvatore
Settis della laurea honoris causa in architettura da parte dell'Università degli Studi "Mediterranea" di Reggio Calabria, sua città natale. Una scelta per certi versi scontata ma anche di
grande valore simbolico vista l'emergenza territoriale che affligge anche
questo lembo d'Italia: "Gli abusi edilizi registrati nel 2009 dalla Regione Calabria - ha esordito nel corso della sua lectio magistralis - sono 5.210 nei 700 chilometri delle coste calabresi, mediamente uno ogni 135 metri anche all'interno delle aree Marine Protette e dei siti di interesse archeologico e comunitario, tali devastazioni sono l'opera di una perversa alleanza tra forze diverse dell'imprenditoria, della finanza, della politica e delle mafie".
Da parte degli architetti occorre dunque una nuova etica professionale, sulla falsariga dell'architetto ideale delineato da Vitruvio (architetto dell'età di Augusto): allora "nessuno costruirebbe come è avvenuto in Campania, a ridosso delle discariche, nessuno pavimenterebbe i cortili di tre scuole, come è avvenuto a Crotone, con tonnellate di rifiuti tossici provenienti da una vicina fabbrica". Parole forti, dure e coraggiose che, fedele alla sua instancabile attività di denuncia, Salvatore Settis non ha esitato a pronunciare anche in questa occasione. Ed è proprio l'impegno civile che è valsa l'assegnazione del prestigioso riconoscimento all'eminente studioso, da sempre in prima linea a difesa della bellezza del paesaggio e della tutela dei beni comuni, instancabile propugnatore di uno slancio etico nella politica e fustigatore del degrado etico, civile e del territorio. Per questo, proponiamo la relazione tenuta da Settis nell'ambito del convegno "L'uomo è solo?", allestito lo scorso novembre a Lugano dall'associazione "Fare arte nel nostro tempo". Abbiamo trovato il magistrale intervento nella sua integralità nel sito dell'associazione. Eccolo.
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foto da: Unirc.it |
Da parte degli architetti occorre dunque una nuova etica professionale, sulla falsariga dell'architetto ideale delineato da Vitruvio (architetto dell'età di Augusto): allora "nessuno costruirebbe come è avvenuto in Campania, a ridosso delle discariche, nessuno pavimenterebbe i cortili di tre scuole, come è avvenuto a Crotone, con tonnellate di rifiuti tossici provenienti da una vicina fabbrica". Parole forti, dure e coraggiose che, fedele alla sua instancabile attività di denuncia, Salvatore Settis non ha esitato a pronunciare anche in questa occasione. Ed è proprio l'impegno civile che è valsa l'assegnazione del prestigioso riconoscimento all'eminente studioso, da sempre in prima linea a difesa della bellezza del paesaggio e della tutela dei beni comuni, instancabile propugnatore di uno slancio etico nella politica e fustigatore del degrado etico, civile e del territorio. Per questo, proponiamo la relazione tenuta da Settis nell'ambito del convegno "L'uomo è solo?", allestito lo scorso novembre a Lugano dall'associazione "Fare arte nel nostro tempo". Abbiamo trovato il magistrale intervento nella sua integralità nel sito dell'associazione. Eccolo.
Ortica
domenica 12 gennaio 2014
Salviamo gli alberi di Lugano: la raccolta di firme prosegue
Cari amici degli alberi, la raccolta firme della petizione
"Salviamo gli alberi di Lugano" destinata al municipio di Lugano
prosegue! I promotori prevedono di consegnare le firme in Comune durante la
seconda metà di gennaio. I formulari della petizione sono ottenibili al Punto
città in Via della Posta, sono scaricabili dalla pagina facebook “Voce ai
Luganesi” o presso Tamara Merlo
076 529 56 28.
Ortica
Tu che passi e alzi la mano verso di me
ascolta prima di ferirmi.
Io sono il calore del tuo cuore nelle fredde notti d'inverno,
l'amichevole ombra che ti ripara dal sole estivo.
I miei frutti sono sorsi rinfrescanti che calmano la tua sete
quando sei in viaggio.
Io sono l'architrave della tua casa,
le assi del tuo tavolo, il letto sul quale giaci,
il fasciame della tua barca.
Io sono il manico della tua zappa
e la porta della tua casa,
il legno della tua culla
e il guscio della tua ultima dimora.
Io sono il dono divino
e un amico per l'uomo.
Tu che passi vicino ascolta la mia preghiera...
Non ferirmi.
(Anonimo medioevale)
Mendrisio: battute decisive per il destino del parco di Villa Argentina
Rancate, Tremona, Valera, parco di villa Argentina: il Mendrisiotto è sempre
più sotto tiro. E sembra contendere la palma dello scempio territoriale e della distruzione della memoria storica detenuta sino a poco tempo fa dal Luganese. Sulla collina sovrastante Rancate, tempo fa è stata sventata la
costruzione di ben sei palazzine che avrebbero comportato la distruzione
dell'ex villa Gerosa, edificata da Tita Carloni negli anni '60. A Tremona, il piano particolareggiato del
nucleo proposto dal municipio di
Mendrisio comporterebbe la demolizione di quasi un terzo dei suoi stabili, nonostante
l'ISOS imponga la conservazione della sostanza e il divieto di demolizione. Nella sciagurata ipotesi della sua
approvazione, come scriveva Tiziano Fontana (consigliere comunale dei verdi a
Mendrisio), nemmeno la casa natale del pittore Antonio Rinaldi, il patrimonio
pittorico di casa Andreazzi o della casa comunale sarebbero tutelati.
Il comparto di Valera, oggetto
di una petizione per presevare i circa 18 ettari di terreno quale area
agricola, è una zona strategica da tempo al centro di interessi contrastanti.
Prova ne è il conflitto di interessi che ha costretto il sindaco Croci a uscire
dal gruppo di lavoro incaricato della sua pianificazione. Se al municipio
interessano le potenzialità insediative del comparto, per i verdi e
i firmatari della petizione la sua salvaguardia quale area verde in una zona sempre più martoriata dal traffico e dal dilagare di capannoni industriali è un'opportunità
da non lasciarsi sfuggire, alla stessa stregua di quella dell'integrità del
parco di Villa Argentina.
Da anni il comitato Parco di Villa Argentina si batte per la sua tutela:
in quest'ottica, il progetto commissionato all'architetto paesaggista FSAO
Heiner Rodel per il suo recupero è significativo in quanto unirebbe il rispetto
della storicità del luogo alla valorizzazione di contenuti culturali ,
artistici e paesaggistici unici di questo parco storico. Eppure, nonostante i cittadini di Mendrisio chiedano a gran voce
di preservare sia il comparto di Valera sia il parco di Villa Argentina, l'urgenza
delle loro richieste sembra non essere stata debitamente colta dalle autorità.
Lo scorso dicembre, in occasione della presentazione della variante di piano
particolareggiato di Villa Argentina (in consultazione come la variante di PR per il comparto di Valera sino al 7 febbraio), lo studio per l'ampliamento
dell'accademia sui due terrazzamenti della zona superiore del parco ha fatto
calare il gelo sui presenti. Per i promotori della petizione, infatti, il parco
non deve ospitare alcun edificio, nemmeno
di carattere pubblico. D'altronde,
il comparto di villa Argentina è classificato dall'Inventario federale degli
insediamenti svizzeri da proteggere SOS come obbiettivo di salvaguardia A.
Ma le esigenze dell'Accademia di architettura in aperto contrasto con i
vincoli derivanti dall'ISOS non si fermano qui. Un altro oggetto del contendere
è il progetto per la copertura della corte interna di Palazzo Turconi: all'intervento si oppone anche la STAN che, recentemente, ha chiesto man
forte alla Commissione federale dei monumenti storici forte del fatto che esso
è indicato dall'ISOS come degno della preservazione integrale della sostanza. Affaires (al plurale!) à suivre ...
Ortica
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