Sergio Savoia ha mantenuto la promessa:
l'interrogazione sulla megavilla di Davesco-Soragno è approdata a Bellinzona.
Sono diverse le domande poste dal deputato dei verdi al Consiglio di stato sul
caso della villa costruita fuori zona edificabile e sull'importante disboscamento effettuato.
Sergio Savoia chiede al Governo che sia fatta
chiarezza e che si appurino le responsabilità di tutti gli attori coinvolti:
"Il Consiglio di Stato
fornisca una informazione completa sull’intero iter autorizzativo, a tutti i
livelli amministrativi, allo scopo di conoscere e sapere chi ha preso quali
decisioni e su che base legale.
Il Consiglio di Stato informi il sottoscritto deputato
sulle misure intimate da parte di qualsivoglia autorità al proprietario e sui
motivi per cui tali misure sono state intimate.
Il Consiglio di Stato fornisca un quadro completo della
situazione idro-geologica della zona, con particolare riferimento agli
interventi sulla morfologia del pendio e sulla copertura boschiva, in specie
per informare su che tipo di cambiamenti a livello di stabilità e sicurezza
l’intervento massiccio cui si fa riferimento ha avuto e può avere.
Il Consiglio di Stato informi su come intende mantenere
la sicurezza della zona in presenza di un tale imponente intervento, in
particolar modo se si rendono necessari o si sono resi necessari interventi
strutturali e, nel caso, a chi andranno addebitati i costi."
Ma la controversia ha fatto muovere anche il consigliere comunale socialista Raoul Ghisletta che,
qualche giorno fa, in un'interrogazione sul
degrado territoriale di cui è vittima il Luganese, ha tra l'altro chiesto al municipio su quali
basi legali sia stata autorizzata l'edificazione.
Dulcis in fundo, la
vicenda non ha mancato di attirare l'attenzione della STAN che, presa
carta e penna, si è rivolta alla responsabile dell'Ufficio federale
dello sviluppo territoriale sollecitando un intervento presso il Cantone in vista dell'ottenimento
dell'integralità delle informazioni atte
a chiarire le circostanze di quello che parrebbe configurarsi come un caso di abusivismo edilizio.
Ortica