Cara Icchia, a proposito di alberi... c'è chi taglia davvero alberi secolari e chi invece taglia il ramo sul quale sta seduto. In questo caso mi riferisco alla lettera di denuncia (CdT del 22 ottobre) di Eugenio Foglia che, quasi quasi, si potrebbe intitolare "Quo vadis turismo ticinese?". Foglia, che di turismo se ne intende (essendo stato, tra l'altro, alla testa di "Ticino Turismo"), riflettendo sul declino del nostro cantone quale meta turistica scrive testualmente: "Nessun politico, che pur si riempie la bocca di parole a sostegno del turismo, interviene cercando di porre un freno a questa colata di cemento, di conservare il paesaggio e gli ultimi spazi verdi e di salvaguardare le caratteristiche architettoniche dei nostri centri". "Cari politici (...) non vi accorgete che stiamo segando il ramo sul quale stiamo seduti? Quanto verde e quanti edifici meritevoli di conservazione dovremo ancora sacrificare sull'altare del profitto immediato prima di capire che dobbiamo ragionare a più lungo termine?".
Lo scritto non ha bisogno di ulteriori commenti.
Ortica
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