Cara Icchia, a Cassarate le motoseghe hanno compiuto il loro lavoro. Sul piazzale delle scuole, un vuoto desolante ricorda dove prima sorgevano alberi quasi centenari. A Viganello, in via Pedemonte, è scomparsa una villetta con orto e giardino. Sempre a Viganello, in via Roggia, sono spuntate altre modine. Anche in Via Trevano, poco dopo la Supsi, le motoseghe hanno fatto il loro lavoro, sradicato e tagliato per far posto a ruspe pronte a scavare le fondamenta di una (?) ennesima palazzina. Se vuoi berti l’ultimo caffè al bar Cento affrettati: l’avviso di domanda di costruzione è stato inoltrato. Sembra un bollettino di guerra. Non passa settimana dove mi rendo conto con sgomento che un altro pezzo di città è destinato a scomparire. Mi assale un senso di impotenza e di rabbia. Eppure, le persone che vorrebbero fare qualcosa non mancano. Basta guardare in quanti, spontaneamente, inviano segnalazioni a Lugano Vintage, sito che da poco ha festeggiato i 1500 (!) iscritti… 1500 persone, se ci pensi, sono un incredibile potenziale in grado di far pressione sull’accelerazione con la quale si sta consumando lo stravolgimento del tessuto urbano di Lugano. Come attivarlo? Non ho ancora una risposta.
Ortica
Nessun commento:
Posta un commento