Cara Icchia, essere vigili, fare sentire la propria voce, dissentire e dirlo chiaro e forte sembra essere pagante … nel caso di Villa Solatia, il gruppo ticinese della Federazione degli architetti svizzeri lancia un appello, un politico (Lorenzo Quadri) presenta un’interrogazione, un altro - Raoul Ghisletta – pur di colore diverso fa lo stesso, sollecitando contemporaneamente una presa di posizione anche sul futuro di Villa Monte Tabor. E di fronte all’innegabile importanza storico-culturale di quest’ultima –appartenuta a Erich Maria Remarque- si mobilitano anche dall’estero. Il Cantone non ha perso tempo e i 100'000 franchi accordati sono la metà della cifra necessaria ai promotori del salvataggio per sottoscrivere il diritto di compera e congelarne la vendita per un anno.
Lieto fine? Non ancora. Per acquistare la villa sono necessari 6 milioni di franchi. Non sono noccioline e senza l’intervento del Cantone -non interessato all’acquisto- entriamo di nuovo in gioco… noi. La collettività, le persone impegnate in enti, associazioni, fondazioni culturali e di pubblico interesse…. Certo che la cifra spaventa. Eppure basterebbero 100'000 persone disposte a versare 60 franchi a testa … Nel giro di un anno, pensi che non si troverebbero?
Ortica
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