Cara Icchia, occorrerebbe avvalersi più spesso degli strumenti che il legislatore ci mette a disposizione. È questa la riflessione che mi è venuta spontanea pensando all’opposizione sollevata dalla Stan in merito ai previsti interventi pianificati su Casa Solatia. Giustamente, la Stan si è avvalsa della sua facoltà di ricorso in materia edilizia per presentare al municipio di Lugano opposizione contro interventi che “snaturerebbero completamente l’edificio”. Questo in settembre. In novembre, un’interrogazione di Cristina Zanini Barzaghi e di Raoul Ghisletta lo sollecitava a prendere posizione in merito ad un’eventuale sospensione della domanda di ristrutturazione ed anche all’eventuale “possibilità di deroga alle disposizioni pianificatorie (…)” per salvaguardare “sia edifici previsti nell’inventario dei beni culturali sia edifici meno rilevanti dal punto di vista architettonico, ma importanti per mantenere il carattere della nostra città”. Ed ecco il punto: benvengano politici lungimiranti come i due autori dell’interrogazione, sensibili anche all’importanza di edifici forse meno pregevoli dal punto di vista architettonico ma di uguale interesse in quanto parte integrante della memoria collettiva della città. E con questo rispondo in parte alle tue considerazioni del 14 dicembre...
Ortica
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