Sarà forse la Legge sulla protezione dei beni cantonali (LBC) del 1997 a salvare La Romantica. All'indomani della decisione del Consiglio comunale di Melide, che ha dato il nullaosta alla sua demolizione opponendosi alla variante di PR proposta dal Municipio, il vicepresidente della STAN, architetto Benedetto Antonini, ravvisa nell'articolo 17 della legge la possibilità di sottrarre Villa Galli alle ruspe: "Se un bene culturale protetto o degno di protezione è esposto al rischio di manomissione, alterazione, distruzione, trafugamento o simili, il Consiglio di Stato deve ordinare senza indugio le misure provvisionali necessarie". Tra queste - leggiamo - "il divieto di modificare o distruggere il bene culturale, anche se oggetto di una licenza di costruzione (sospensione dei lavori)".
Ortica
SIS (Salviamo il Salvabile) è un inno alla protezione dei beni che troppo spesso spariscono dalle città. SIS vuole segnalare, far riflettere, sensibilizzare, unire le forze, re-agire prima che non ci sia veramente più nulla ... da salvare! Icchia e Ortica
SEGNALATE I LUOGHI DEL CUORE E DELLA PANCIA
QUALE LUOGO AMATE E QUALE DETESTATE? COSA SUSCITA IN VOI? SEGNALATELO CON SCRITTI, FOTO, COMMENTI, FATELO IN MODO ANONIMO, CON UNO PSEUDONIMO O CON IL VOSTRO VERO NOME MA PARTECIPATE AL SONDAGGIO DI SALVIAMO IL SALVABILE!
GRAZIE A TUTTI
GRAZIE A TUTTI
Visualizzazioni totali
martedì 30 aprile 2013
L'accanimento di Melide contro il suo passato
A Melide, la palma dell'insensibilità culturale! Un terreno comunale occupato da campi da tennis ha più valore di una villa storica, di probabile origine seicentesca. A nulla sono valse le reiterate prese di posizione del mondo della cultura per evitare un'altra demolizione sciagurata dopo quella di Villa Branca. La decisione di abbattere Villa Galli, unanimamente riconosciuta per il suo valore storico e architettonico, segna un capitolo particolarmente nero per un Cantone che da sempre si fa vanto del suo passato di "terra d'artisti". Ma è soprattutto un altro autogol di un comune che pare non avere ancora capito che la salvaguardia dei beni culturali possa anche fungere da rilancio per un turismo con il fiato corto. Alle 21 e 34 del 29 aprile 2013, con 18 voti a favore e 1 contrario (Andrea Savazzi, L'Ancora), il Consiglio comunale ha preferito cancellare una pagina della sua e della nostra storia.
Ortica
domenica 28 aprile 2013
Melide si gioca l'avvenire di Villa Galli
Ci vorrebbe un miracolo per salvare la
Romantica. O forse un referendum? Le sorti di Villa Galli a Melide si
giocheranno lunedÌ sera quando il Consiglio Comunale dovrà pronunciarsi su due
diverse varianti pianificatorie elaborate dal Municipio per impedirne la
demolizione. In attesa del verdetto, gli avversari affilano le armi: chi a fronte del suo scandaloso degrado ne
preconizza la demolizione, quasi fosse un
rudere insignificante da eliminare al più presto ( a dire di taluni, la
penserebbe così la maggioranza della popolazione) e chi da anni si batte per
ridarle il lusto e la dignità che si merita. L'ormai annosa controversia non
può lasciare indifferenti. Ma come si è
giunti a questo punto? Di la colpa?
![]() |
Foto da Heimatschutz |
Anni
fa, in un intervento sul diverso approccio alla difesa del patrimonio culturale
da parte della penisola e della Svizzera italiana, l'architetto Riccardo
Bergossi - difensore sin dalla primissima ora di Villa Galli- ravvisava nella suddivisione esistente tra "beni
di interesse cantonale" e "beni di interesse comunale" una vera
e propria "sciagura". Proprio a Melide, il caso di Villa Branca
insegna. Il Cantone non aveva ritenuto necessaria l'istituzione di un vincolo cantonale,
segnando così di fatto il suo destino. Per Villa Galli, le cose sono andate altrimenti. Dopo non averla ritenuta degna di protezione, il Cantone si è poi ricreduto attivandosi con la controparte per la ricerca di una soluzione soddisfacente per le parti.
Alla vigilia del voto di domani, dalle
pagine del CdT di sabato Bergossi (già
coautore di una ricerca su Villa Galli) rinnova il suo appello: Villa Galli è da
salvare. Lo fa, unitamente a Bernhard Furrer, già presidente della Commissione federale dei monumenti storici, Simona Martinola, storica dell'arte e dell'architettura e Heiner Rodel, responsabile per il Canton Ticino dell'elenco dei giardini storici della Svizzera. Villa
Galli non è un edificio insignificante, bensì
una testimonianza unica. Unica, sottolineano unanimi gli studiosi, per il suo "valore storico, artistico e paesaggistico", poiché "elemento fondamentale nell'iconografia di Melide e nella sua memoria
collettiva".
A ricordarcelo, nel loro tratto inconfondibile, anche due disegni di Tita Carloni che per l'ex
Romantica sognava un destino ben diverso. "Colpito
dalle critiche di chi non vedeva nella Romantica più nulla che valesse la pena
di venire salvaguardato - scrive Ruben Rossello nell'ampio contributo
dedicato dal quotidiano a Villa Galli -, qualche mese fa prese la matita e schizzò
come sarebbe potuta diventare dopo un attento restauro". Due schizzi inediti che, speriamo, siano di
buon auspicio.
Ortica
domenica 21 aprile 2013
La giornata della terra
Domani, come ogni 22 aprile dal 1970 a
questa parte, ricorre la Giornata della terra che celebra il diritto di
vivere in un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. La salvaguardia
dell'ambiente è prioritaria, alla stessa stregua della tutela del territorio,
dell'agricoltura, della salute, realtà tra loro strettamente interconnesse. La
crescente fame di terra sta producendo effetti perversi, primo tra tutti quello
del Land Grabbing. Complice la crisi finanziaria, speculatori e investitori puntano su valori solidi: la terra, appunto. Lo diceva già Mark Twain: "Comprate terra perché non ne fabbricano
più" .
Oggi la cementificazione del suolo, oltre che essere responsabile della scomparsa
del patrimonio storico-architettonico, lo è anche di quella di suolo fertile, di
terre coltivabili. Ma la terra è una risorsa vitale e come tale va rispettata. A ricordarcelo su La Repubblica del 18 aprile è Carlo Petrini, fondatore dell'associazione "Slow Food" che scrive:
"Diamo fiducia a chi vuole tornare a coltivarla, curarla, amarla in virtù di un rapporto più stretto e simbiotico di quello che ha la media di ognuno di noi. Sì perchè è inaudito che si continui a fare finta di nulla di fronte allo scempio che sta subendo il nostro Paese. Accade a un ritmo esponenziale, folle, si consuma suolo fertile, si cementifica, si detrupa il paesaggio e si pregiudicano tutti i valori, materiali e immateriali di cui la terra, bene comune, è portatrice".
La giornata della terra - scrive - "è una giornata per ricordarci il valore di ciò che calpestiamo, respiriamo, usiamo, mangiamo, ammiriamo, abitiamo". Abbiamo ancora la scelta: o continuare a "spremerla come un limone o farla fruttare in maniera rispettosa". La terra è portatrice di valori materiali e immateriali, ricordiamocene.
Ortica
PS: in occasione del 40esimo anniversario del "Earth Day", la RSI aveva diffuso il bel documentario di Robert Stone "I giorni della terra". Se avete occasione, andate a rivedervelo, ne vale la pena.
giovedì 11 aprile 2013
La tutela del patrimonio vale un voto
Neanche due mesi dopo
la nascita di Salviamo il Salvabile, titolavo uno dei miei primi post "E
se la tutela del patrimonio valesse un voto?". Era il 5 dicembre 2010.Di fronte allo sconcerto suscitato nei luganesi dalle demolizioni a tappeto, di fronte all'immobilismo politico - l'approvazione
della nuova lista dei beni da tutelare nell'ambito della variante PR sarebbe
invero arrivata l'anno seguente, dopo un dibattito infuocato- la domanda che mi ponevo allora era: "Cosa può
fare il singolo cittadino? . Citando Tita Carloni rispondo: resistere,
resistere e ancora resistere. Impegnarsi in prima persona. E,
in occasioni come quella del rinnovo dei poteri cittadini, "esprimere il proprio dissenso o consenso nei confronti di chi si batte
per la tutela del patrimonio collettivo. Detto in soldoni - scrivevo- con il proprio
voto". La risposta, oggi, è la stessa. L'appuntamento con le urne
è l'occasione di premiare l'impegno di quei politici che nel corso della scorsa
legislatura si sono battuti per la
salvaguardia del patrimonio e della memoria storica di Lugano. E di
riconoscerne l'impegno al di là della loro appartenenza politica. Oggi è il primo
giorno d'apertura dei seggi per il rinnovo del Muncipio e del Consiglio comunale
di Lugano, pensiamoci.
Ortica
Iscriviti a:
Post (Atom)