Cara Icchia,
il 2010 è da segnare in nero. Praticamente nessun quartiere di Lugano è rimasto indenne dall’ondata di demolizioni. I nuovi cantieri aperti o in fase di apertura non si contano più: a Cassarate, in via Pico, sorgerà la nuova residenza Castagnola; a Paradiso, in via Geretta, hanno demolito lo storico Aris, locale gestito per anni dalla famiglia Balmelli. E pensare che era stato rinnovato non poco tempo fa. In via Tesserete, villa Leone dovrà fare posto all’omonima residenza –oltre il danno, anche la beffa-. All’incrocio tra via Zurigo e via Olgiati, un’altra villa scomparirà tra poco per far posto ad un nuovo complesso residenziale… a Besso, è in pericolo la splendida Villa Elisa. Villa Pernsch, in via Galli, vicino alla salita dei Frati, ha le ore contate. Il bar Cento, storico bar in piazzale Pelli, pure. E che dire del progetto che a Canobbio deturperà la collina del nostro roccolo solitario? Sarà cementificata con oltre trenta (!) case unifamiliari: un alveare. A Porza, per edificare la residenza Filari alle vigne è stata sacrificata una magnifica dimora in sasso. E la casa in via Trevano che ospitava il noto colorificio Guggiari, ormai chiuso? Anche qui il destino è segnato. Lascerà il posto alla nuova sede di una società specializzata nel commercio di materie prime. Dulcis in fundo – ma al primo posto della lista - la sparizione di Villa Branca a Melide. È un vero e proprio bollettino di guerra. Abbiamo a che fare con un nemico astuto, che non indietreggia di fronte a niente e colpisce quando meno te lo aspetti: l’edilizia speculativa, senza nessun legame con il territorio. Ne riparleremo. Intanto dovresti fare un gioco: quello del prima e del dopo con foto che trovi in gran parte su Lugano Vintage. Ti assicuro, il risultato è edificante. Ti anticipo quello con Villa Branca prima ... e dopo...
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